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Travolte e uccise in via Venezia, la tragica fine di Nuccia Vullo e della piccola figlia: depositata la relazione del perito

Gela. E’ stata depositata la relazione redatta dal perito, nominato dai pm della procura per ricostruire l’intera dinamica del terribile incidente costato la vita alla trentacinquenne Nuccia Vullo...

A cura di Rosario Cauchi
20 novembre 2017 20:33
Travolte e uccise in via Venezia, la tragica fine di Nuccia Vullo e della piccola figlia: depositata la relazione del perito -
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Gela.E’ stata depositata la relazione redatta dal perito, nominato

dai pm della procura per ricostruire l’intera dinamica del terribile incidente costato la vita alla trentacinquenne Nuccia Vullo e alla piccola figlia Ludovica Caracappa.
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La relazione del perito. Madre e figlia, lo scorso agosto, sono state travolte dalla Fiat Panda condotta dal ventitreenne Salvatore Rinella, attualmente agli arresti domiciliari. Il tecnico scelto dai magistrati, nella relazione finale, analizza dettagliatamente lo stato dei luoghi, ma anche quello dell’asfalto stradale di via Venezia, dove madre e figlia sono state travolte, oltre alle condizioni di guida. Subito dopo l’accaduto, con l’avvio dell’indagine, perito e consulenti di parte, scelti dai legali che rappresentano l’indagato e i familiari delle vittime, hanno avviato sopralluoghi e verifiche tecniche, anche sull’auto condotta da Rinella.
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Il contenuto della relazione, adesso, sarà al vaglio proprio delle parti e dei loro consulenti. Gran parte della dinamica è stata ripresa dai sistemi di videosorveglianza della zona. Nuccia Vullo e Ludovica Caracappa sarebbero state travolte e trascinate per diversi metri lungo l’asfalto. Nelle scorse settimane, i giudici del riesame di Caltanissetta hanno respinto il ricorso presentato dal difensore di Rinella, l’avvocato Salvatore Incardona, che chiedeva una misura cautelare diversa dagli arresti domiciliari. Il giovane ha sempre sostenuto di non essersi accorto della presenza delle due vittime ed inoltre è stato dimostrato che non aveva assunto né droghe né sostanze stupefacenti. Intanto, i legali che assistono uno dei familiari delle vittime, gli avvocati Gionata e Sebastiano Virga, hanno anche chiesto l’acquisizione del telefono cellulare del giovane accusato di duplice omicidio stradale ed omissione di soccorso, nel tentativo di ricostruire il traffico, anche dati, attivo sullo smartphone al momento dello schianto. La relazione tecnica verrà analizzata anche dall’altro legale che assiste i familiari, l’avvocato Riccardo Balsamo, a sua volta affiancato da un consulente di parte.

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