Gela. La notifica del decreto di citazione a giudizio va rinnovata all’imputata. Nuovo stop nel procedimento penale che ha portato a processo la zia della piccola Naomi Celona.
Il terribile incidente domestico. La donna deve rispondere di quanto accaduto nell’abitazione di famiglia, dove la bambina venne travolta da un vecchio televisore. Riportò gravissime conseguenze, soprattutto a livello neurologico, e rischiò la vita. La zia era l’unica familiare presente in casa e i genitori della piccola l’avevano affidata proprio a lei. Non a caso, i pm della procura contestano il reato di lesioni gravissime. Inoltre, l’imputata avrebbe agito incautamente, non accorgendosi del fatto che la bambina si fosse pericolosamente avvicinata al vecchio televisore. Il legale di difesa, l’avvocato Salvo Macrì, davanti al giudice Ersilia Guzzetta, ha però sollevato il vizio di notifica. L’imputata, infatti, non avrebbe mai ricevuto il decreto di citazione a giudizio. La madre della bambina, intanto, attraverso l’avvocato Carmelo Tuccio, ha ribadito la volontà di volersi costituire parte civile, proprio nell’interesse della figlia. In aula, si tornerà ad ottobre.