Gela. La piccola Naomi Celona subì gravissime ripercussioni, anche di tipo neurologico, dopo essere stata travolta da un vecchio televisore, cadutole addosso mentre si trovava nell’abitazione di famiglia, a Settefarine.
Le accuse alla zia. Per quei fatti, davanti al giudice Ersilia Guzzetta, a processo c’è la zia, unica presente in casa quando tutto si verificò, nel gennaio di quattro anni fa. La madre della bambina, adesso, ha scelto di costituirsi parte civile, proprio nell’interesse della figlia. A preannunciarlo in aula, è stato il legale Carmelo Tuccio che assiste la donna. L’imputata, invece, difesa dall’avvocato Salvo Macrì, deve rispondere all’accusa di lesioni gravissime. In base alle indagini, peraltro, non avrebbe adottato la necessaria precauzione, di modo da evitare che la piccola entrasse in contatto con il vecchio televisore. Tesi sempre esclusa dalla donna e dal suo legale che, invece, hanno negato una presunta scarsa attenzione della zia nei confronti della piccola nipote. Intanto, si tornerà in aula il prossimo maggio.