Gela. Dopo una proroga di quattro giorni anche l’Aias di Caltagirone ha sospeso il servizio obbligatorio di trasporto dei pazienti che necessitano di cure riabilitative continue. Lunedì scorso si era fermato il pullman in dotazione all’Aias di Borgo Manfria, del centro diretto da Anna Maria Longo, per avvenuta cessione del contratto. Adesso la vicenda, che ha il sapore di “questione politica”, rischia di approdare in Procura. Ad alimentare la protesta è Stefano Cannizzo, portavoce delle otto persone che hanno scelto il centro di cura del calatino e padre di un venticinquenne costretto, da questa mattina, a rimanere bloccato tra le quattro mura domestiche. “Ho avuto carta bianca dalle altre famiglie – dice – e se il problema non verrà risolto, presenterò un esposto in procura. Ci siamo stancati”. Secondo il consigliere Valeria Caci, assessore dell’ex giunta Messinese, è stato il vice sindaco Terenziano Di Stefano a creare confusione affermando che il servizio di trasporto è stato riattivato. L’assessore alla sanità, Nadia Gnoffo, preferisce prendere tempo e rilasciare dichiarazioni solo ad esito concluso del tavolo tecnico attualmente in corso.“Ci stiamo adoperando immediatamente – dice – adesso devono essere fatti gli adempimenti di legge per formalizzare la proposta di delibera”.
Si sarebbe esposto troppo, invece, il vice sindaco Terenziano Di Stefano, assicurando l’avvenuto avvio del servizio obbligatorio del trasporto disabili. “Il nostro rimedio, votato con atto di giunta, è stato approdare una convenzione – assicura Terenziano Di Stefano – se non hanno firmato dovete chiedere all’assessore alla Sanità. Se gli interessati non dovessero accettare la convenzione saremo costretti a rivedere tutto”.
A ci ni vo curaggiu. Sono tutti e due maggioranza?. Pare di no. Ma sono ancora tirocinanti, debbono fare esperienza. Poi dimostreranno di essere maggioranza.