Gela. “Il sindaco, come da legge, ha scelto di assegnare l’incarico al direttore generale per evitare di aggiungere altri compiti a chi si occupa già di prevenire la corruzione tra gli uffici di Palazzo di Città”. Il segretario generale dell’ente Vito Scalogna commenta in questo modo la nomina a responsabile della trasparenza amministrativa in municipio dell’attuale direttore generale Renato Mauro.
Sarà lui, infatti, a occuparsi di tutte le procedure previste dalle leggi nazionali e volte ad assicurare il rispetto della massima trasparenza negli uffici comunali. In questo modo, l’ente potrà contare sia su un responsabile incaricato di prevenire fenomeni di corruzione, ruolo già attribuito al segretario generale Scalogna, sia su un direttore generale che dovrà assicurare il rispetto dei principi normativi sulla trasparenza.
L’incarico rimarrà a Renato Mauro fino alla scadenza della sue funzioni principali di direttore generale. Soprattutto negli ultimi mesi, proprio su questo fronte, non sono mancate le polemiche: in consiglio comunale, più volte, sono state criticate diverse procedure adottate sul fronte, solo per fare un esempio, degli espropri.
Adesso, invece, è scattata la tensione davanti a richieste d’accesso atti inoltrate agli uffici comunali da diversi cittadini ai quali non è stata fornita alcuna risposta. Dinieghi che sono costati una condanna, pronunciata dai giudici del tar di Palermo, davanti alle richieste inevase di accesso atti giunte da un’ex proprietaria dei terreni espropriati per consentire l’avvio dei cantieri Agroverde.
