Traliccio telefonia a Marchitello, Amato chiede la rimozione

 
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Gela. In attesa dell’ordinanza di demolizione, i tecnici della telefonia continuano a lavorare sul traliccio di venti metri collocato in un’area vincolata di contrada Marchitello. 

Ieri mattina i residenti della “Cittadella” sono tornati a manifestare contro quel cantiere non segnalato che secondo il dirigente comunale del settore Urbanistica, Nanni Costa, “non è stato autorizzato dal Comune.

Stiamo elaborando una ordinanza di rimozione ed i trasgressori rischiano denunce anche penali. Questa è un’area sportive dove non è possibile costruire, riconfermata anche nel nuovo Prg”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Emanuele Amato, presidente provinciale del partito politico Sel (Sinistra ecologia libertà). “E’ inverosimile che in questa città – accusa Amato – esistono ancora imprese libere di operare abusivamente, senza nessuna autorizzazione. I cittadini del rione hanno denunciato alle forze dell’ordine e agli esponenti politici e adesso sperano solo che venga fatta giustizia.

Noi del Sel dobbiamo denunciare la mancanza di ogni controllo del territorio. Chiederò al sindaco di avviare un monitoraggio sulla correttezza dei lavori eseguiti”.

Intanto i residenti hanno inoltrato (protocollato) una segnalazione all’amministrazione comunale. Pare che il traliccio sia un ponte i collegamento tra il rione Caposoprano e il vicino comune di Butera voluto dalle compagnie telefoniche.

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