Gela. “Il rendiconto? Io rimango coerente e così come ho votato il bilancio di previsione, voterò favorevolmente anche la proposta del rendiconto. Il problema non è il mio voto, ma quello di chi non ha votato il bilancio e ora, probabilmente perché ha ottenuto un assessore in giunta, ha cambiato idea e appoggia il rendiconto”. L’indipendente Rosario Trainito, che è tra i consiglieri di maggioranza sicuramente più scettici sul rilancio amministrativo deciso dal sindaco, non sembra intenzionato ad aprire bagarre interne ai pro-Greco, soprattutto sul voto per il rendiconto 2020, che domani sera arriva all’assise civica. Già nel corso della crisi politica, ha ribadito che andrà avanti lungo il suo percorso, senza necessariamente avere vincoli di maggioranza, ma anzitutto rispettando la volontà dei suoi elettori. “I deliberati della Corte dei Conti? Penso che noi consiglieri di maggioranza non riceveremo particolari spiegazioni, per il semplice motivo che pochi, sul lato politico, sanno dare indicazioni precise su questi temi. Meglio rivolgersi al proprio commercialista di fiducia o ad un professionista, che possa dare dei riscontri – aggiunge – difficilmente ne arriveranno dalla rappresentanza politica dell’amministrazione comunale. I giudici della Corte dei Conti hanno individuato diverse situazioni potenzialmente gravi, da un punto di vista finanziario ma anche dei controlli interni. Non dimentichiamo che i giudici si riferiscono anche a Ghelas. Su quest’ultimo fronte, inutile negarlo, ci sono stati dei fallimenti e non tutto è stato sanato, come invece dice l’amministratore della società. Qualcosa non è andata. La società vorrebbe lasciare il servizio della sosta a pagamento”. Trainito, alla vigilia di un voto importante come quello sul rendiconto 2020, anche alla luce di quanto indicato dalla Corte dei Conti, non fa mistero di mantenere tanti pesanti dubbi sull’effettiva efficacia dell’azione amministrativa. “Anche sulla Tari già emergono tante posizioni differenti – continua – noi consiglieri comunali veniamo rassicurati, ma poi sul piano pratico non riceviamo riscontri. Siamo presi in giro e insieme a noi anche i cittadini subiscono la stessa sorte”.
Il presidente della commissione sanità non cambia linea e rimane sempre piuttosto lontano dal sindaco, dalla giunta e da una parte della maggioranza. Ribadisce, però, il suo rapporto politico con il deputato regionale Michele Mancuso, che è uno degli alleati di riferimento dell’avocato Greco. “L’ho sempre detto – conclude – Mancuso è il mio unico riferimento politico. Forza Italia? Aderire non è una priorità né una questione che mi pongo. Ci sono aspetti molto più importanti sui quali fondo la mia azione politica. Di certo, il rapporto con Mancuso non cambia”.