Trainito, “parteciperemo al tavolo con il sindaco ma per ribadire che siamo per la sfiducia”

 
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Trainito e il parlamentare Ars Michele Mancuso

Gela. Al tavolo convocato per domani dal sindaco Lucio Greco ci saranno ma solo per “ribadire che non ci sono soluzioni diverse dalla sfiducia”. I forzisti, così come spiega il capogruppo consiliare Rosario Trainito, non cambiano affatto linea e ormai da mesi sono tra quelli che ritengono del tutto fallimentare l’esperienza amministrativa dell’avvocato. Il gruppo di Forza Italia, sul finire dello scorso anno, ha ufficializzato la rottura del patto “arcobaleno” che li portò in giunta dopo la conquista del municipio. Da allora, non si sono più voltati indietro, fino alle firme apposte alla mozione di sfiducia. “In questi giorni, ci sono stati contatti con il nostro parlamentare regionale Michele Mancuso e con il coordinatore cittadino Vincenzo Pepe – spiega Trainito – la volontà è di partecipare all’incontro indetto dal sindaco ma solo per confermare che non ci sono sviluppi e che il nostro partito ritiene non ci siano più le condizioni per andare avanti”. Salvo sconvolgimenti piuttosto improbabili, il centrodestra con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Dc e il consigliere Gabriele Pellegrino (vicino ai cuffariani ma ancora indipendente), voterà la sfiducia che in aula dovrebbe arrivare il 2 maggio, in attesa della conferma ufficiale. La crisi finanziaria, l’esigenza di approvare gli strumenti di bilancio e i correttivi richiesti della Corte dei Conti, pare non faranno da argine di salvaguardia per l’amministrazione. Il centrodestra della sfiducia, anche in chiave elettorale, conferma il sostegno alla mozione. “Le chiacchiere stanno a zero – continua Trainito – ad oggi, non abbiamo neanche gli atti finanziari. E’ giusto dare un’altra prospettiva alla città e questa amministrazione ha più volte dimostrato di non essere in grado di farlo”. Il capogruppo azzurro fu spesso molto critico con le scelte del sindaco, anche quando i berlusconiani erano ancora tra i pro-Greco.

In attesa del dibattito sulla mozione, Trainito tiene però a precisare che “non ci sono ragioni personali o di astio verso il sindaco e la sua giunta”. “La sfiducia è un atto politico – conclude – siamo certi che la città non si meriti una situazione di totale stallo”.

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