Gela. Dovrà essere nuovamente la Corte d’appello di Caltanissetta a valutare la posizione processuale del trentaquattrenne Giuseppe Domicoli. E’ stato accolto il ricorso dei difensori, proposto davanti ai giudici di Cassazione. L’imputato venne coinvolto in un’inchiesta che consentì di ricostruire la “rotta” dell’approvvigionamento e dello spaccio di droga. In città, da quanto emerso, arrivavano clienti e pusher da altre zone dell’isola. I giudici romani hanno disposto l’annullamento con rinvio per Domicoli, nei cui confronti si concentravano pesanti contestazioni. In primo grado, in abbreviato, la condanna fu a sette anni e dieci mesi di detenzione. Venne ridotta dalla Corte d’appello di Caltanissetta, a due anni e otto mesi. La Cassazione ha accolto le richieste dei legali Davide Limoncello e Giacomo Ventura, difensori dell’imputato. L’annullamento con rinvio è stato deciso sia sulla confisca di una somma di poco inferiore ai ventimila euro sia sul punto dell’entità della pena.
Aspetti che saranno ancora al vaglio dei giudici di secondo grado. Domicoli, già in passato, era stato coinvolto in inchieste per traffico di droga. Lo scorso anno fu raggiunto da un provvedimento cautelare per il blitz “Hybris”, coordinato dalla Dda di Palermo.