Gela. Commenti che il giudice Antonio Fiorenza, alla fine, ha ritenuto diffamatori. Un acceso scambio di battute sul social facebook, è costato la condanna, a seicento euro di multa, all’ex candidato a sindaco Antonio Giudice, uno dei “pionieri” politici della Lega in città. L’imprenditore, ormai diversi anni fa, apostrofò l’ex consigliere comunale Gaetano Trainito, definito “traditore” e “saltafosso”, perché intanto aveva deciso di lasciare il centrodestra per sostenere l’allora movimento politico dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta. Commenti al vetriolo che indussero il medico a presentare denuncia. Il giudice, al termine di una lunga istruttoria dibattimentale, ha accolto le richieste avanzate dal pm Pamela Cellura. Sono invece decadute le contestazioni, analoghe, che venivano mosse ad un altro medico, Riccardo Giordano, poi deceduto. Nei suoi confronti c’è stata una remissione della querela. Era difeso dai legali Fabrizio Ferrara e Francesco Giocolano. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Angelo Cafà, ha presentato una serie di elementi che avrebbero dovuto aprire a soluzioni diverse dalla condanna. Secondo il legale, sarebbero mancati i presupposti della diffamazione. Ha messo in dubbio anche l’effettiva consistenza delle offese.
In base a questa linea, si sarebbe trattato di constatazioni a sfondo politico. Trainito, rappresentato dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, non ha mai fatto passi indietro, essendosi sentito pesantemente tirato in causa. Come chiesto dal legale che lo ha difeso, gli è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni, da definire in sede civile. Il legale di Giudice, invece, presenterà appello.