Gela. Il Partito Democratico, impegnato nel curare le profonde ferite interne prodotte dal conflitto tra i renziani dell’ex sindaco Angelo Fasulo e i fedelissimi del segretario Peppe Di Cristina, comincia la raccolta firme in vista del referendum di ottobre.
“Pensiamo solo a raccogliere le firme…”. In ballo, c’è il cavalo di battaglia del premier Matteo Renzi e dei suoi ministri, ovvero il sì alle riforme costituzionali volute dall’esecutivo. Così, mentre si aspetta che venga sancito l’accordo definitivo tra le fila del Pd locale, a Macchitella, è arrivato lo stato maggiore dei democratici. Dietro al banchetto per la raccolta firme a sostegno del sì, c’erano il segretario Di Cristina, il capogruppo Vincenzo Cirignotta, il presidente Claudia Caizza, il deputato regionale Giuseppe Arancio e l’ex parlamentare siciliano Lillo Speziale, il presidente del consiglio Alessandra Ascia, i consiglieri comunali Carmelo Orlando e Salvatore Gallo e i componenti del direttivo Annalisa Iozza e Orazio Romano. Si è visto anche l’ex presidente del civico consesso Giuseppe Fava. I democratici hanno sfruttato l’affluenza di avventori sia tra i bar della zona che davanti ad un supermercato per raccogliere le firme. Si replica domani mattina sempre a Macchitella mentre la prossima settimana sarà il turno del centro storico. Di accordo interno, almeno per ora, non si parla. Una cosa è certa, un segnale distensivo sembra arrivare dall’ex sindaco Angelo Fasulo che, a sua volta, si è presentato per raccogliere le firme a sostegno del referendum di ottobre. “Siamo impegnati solo nella raccolta delle firme, il resto si vedrà dopo – dice il segretario Peppe Di Cristina – la cosa positiva è che il partito incontra le persone e scende in strada. Per ora, lasciamo da parte tutto il resto”.