Gela. Novità vere e proprie non ce ne sono, almeno sul piano della procedura che dovrebbe condurre all’acquisizione della Torre di Manfria. L’amministrazione comunale, ieri nel corso di una webinar, ha comunque confermato che c’è l’intenzione di proseguire. “Dopo un necessario momento di pausa, servito per gestire al meglio la fase più acuta dell’emergenza Covid, ho notato con grande soddisfazione che il progetto per l’acquisizione della Torre di Manfria piace tantissimo e che il tessuto imprenditoriale della città, insieme agli ordini professionali, è pronto a farlo proprio e a sostenerlo”. Ha esordito così il sindaco Lucio Greco al termine del primo di un ciclo di webinar durante il quale ieri pomeriggio, al fianco dell’assessore Cristian Malluzzo e dell’avvocato Evita Lorefice, è tornato a parlare dell’acquisizione della Torre di Manfria da parte del Comune e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, della soprintendente ai beni culturali Daniela Vullo, del direttore del parco archeologico Luigi Gattuso e del presidente di raffineria Francesco Franchi, in rappresentanza di Eni, che ha garantito il proprio sostegno economico a quello che ha definito “un progetto bellissimo”. Con loro anche l’imprenditore Maurizio Melfa, i rappresentanti di Sicindustria e degli ordini degli avvocati, degli architetti e degli ingegneri, concordi nel promuovere l’idea ma nell’evidenziare anche come sia importante pensare da subito anche al dopo, ossia alle spese che sarà necessario sostenere per la ristrutturazione del sito, la riqualificazione, l’illuminazione e il mantenimento. “Questo bene – hanno detto – deve assolutamente appartenere ad ogni gelese. E’ il nostro simbolo, non possiamo permetterci di perdere il nostro patrimonio”.
Presente Michele Greca, l’imprenditore che aveva avviato le trattative privatamente con il venditore ma che, dopo aver saputo della volontà del Comune di acquistare la Torre per metterla a disposizione della collettività, ha fatto un passo indietro e si è detto pronto a fare la sua parte per arrivare ai 200 mila euro richiesti, versando la propria quota e aderendo alla raccolta fondi. “Grazie a quanti ci hanno creduto sin da subito e ci stanno mettendo la faccia, – ha proseguito Greco – esattamente come noi amministratori. C’è tanta voglia di rinascita, di riscatto, di guardare al futuro con speranza ed ottimismo, scrollandoci di dosso l’immagine di città industrializzata che ha caratterizzato gli ultimi decenni per optare per un nuovo look moderno e accattivante fondato sulla bellezza del nostro mare, sulle ricchezze archeologiche frutto di una grande storia, sulla cultura e su un patrimonio architettonico e paesaggistico che non ha nulla da invidiare a quello di altri comuni siciliani”. Maurizio Melfa, nel ribadire come in tempi difficili la miglior difesa sia l’attacco, ha invitato tutti a fare squadra per trasformare la Torre in un centro di attrazione internazionale, capace di richiamare turisti e visitatori da tutto il mondo. L’iter per l’acquisizione della Torre di Manfria in queste settimane non si è mai fermato. I contatti con la Regione e la Fondazione per il Sud non si sono interrotti e fare sistema, è stato rimarcato, è l’unico modo per cambiare passo. “Sono profondamente orgoglioso della risposta della mia città – ha concluso Greco – abbiamo concretamente gettato le prime basi per un futuro tutto nuovo e voglio sinceramente ringraziare quanti hanno messo da parte il privato per pensare al pubblico. Insieme e con questo entusiasmo possiamo realmente cambiare il volto di Gela”. Il prossimo webinar è in programma il 29 dicembre, sempre alle ore 17, e sarà aperto a tutte le associazioni, culturali, archeologiche, di volontariato, e ai soggetti privati che si sono detti disponibili ad aderire. Chiunque voglia partecipare può ancora farlo, inviando un messaggio privato sulla pagina facebook del Comune di Gela. Infine, dopo le festività natalizie, sarà la volta dell’incontro con le scuole e i dirigenti, per sensibilizzare e coinvolgere anche docenti e studenti.