Gela. Un aumento smisurato dei costi, quello da e per la Sicilia, che scoraggia tantissime famiglie a riunirsi. il periodo delle festività di fine anno porta tantissimi studenti e lavoratori fuori sede a fare i conti, letteralmente, con il caro voli.
” Sono centinaia, se non migliaia lavoratori e studenti siciliani che ogni anno tornano sull’isola nel periodo natalizio e non è più accettabile che un volo di andata e ritorno costi quasi quanto uno stipendio- afferma Rocco D’Arma, titolare di un’ agenzia viaggi e vice presidente confcommercio-Il caro voli riferito comunque ai picchi di alta stagione come natale, pasqua e ferragosto ci sono sempre stati. È chiaro che chi prenota con anticipo riesce sempre a trovare un minimo risparmio.”
Per volare a Catania partendo il 22 dicembre con un biglietto di sola andata, si spendono oggi un minimo di 206 euro partendo da Milano, 231 euro da Bologna, 239 euro da Torino e 242 euro da Firenze – analizza il Codacons – Se si sposta la data di partenza al 23 dicembre, la spesa sale a 273 euro a biglietto partendo da Torino, 286 euro da Firenze. Per arrivare a Palermo imbarcandosi il 23 dicembre, la spesa minima è di 143 euro da Roma (sempre solo andata), 220 euro da Milano, 269 euro da Torino e addirittura 314 euro se si parte da Bologna.Se poi si aggiunge anche un volo di rientro il 7 gennaio, con trolley al seguito, il costo del biglietti per i collegamenti dal nord Italia alla Sicilia arrivano a superare quota 500 euro a passeggero, praticamente lo stesso prezzo di un biglietto Roma-New York che, nelle medesime date, parte da circa 560 euro a viaggiatore.Tariffe che – sottolinea il Codacons – non tengono conto dei costi aggiuntivi, come quello della scelta del posto a sedere, e della priorità di imbarco che incidono in modo non indifferente sul prezzo finale del biglietto.
L ’Antitrust, sul caso del caro-voli da e per la Sicilia ha già aperto una formale istruttoria proprio a seguito di un esposto del Codacons.Intanto Bruxelles indaga sull’aumento delle tariffe aeree in tutta Europa, salite fino al 30% nel corso dell’estate con profitti eccezionali per le compagnie.
Una soluzione potrebbe essere quella di istituire, da parte del Governo regionale siciliano, un fondo specifico da destinare agli studenti siciliani fuori sede. Se ne sta facendo promotore il pd, l’onorevole trapanese Dario Safina che afferma come l’unico modo per risolvere il problema è quello di prevedere un bonus o una scontistica per i cittadini siciliani.
La senatrice messinese Dafne Musolino ricorda al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha una carta da giocare, l’introduzione di un bonus sconto per i siciliani che viaggiano in aereo. Questa iniziativa era stata ventilata all’inizio del mandato e promessa entro il primo anno di amministrazione, ma ancora non si hanno notizie certe di questo decreto .