Gela. Hanno saccheggiato una villetta e cambiato la serratura della porta ingresso, cercando di venderla pur non avendo alcun titolo di proprietà. A smascherare l’episodio è stato il padrone di casa, costretto da mesi a vivere all’estero per problemi di lavoro, di ritorno in città. Davanti ai suoi occhi si è presentata una scena sconfortante.
Non è riuscito nemmeno ad accedere alla sua villetta, ridotta in un rudere, perché i saccheggiatori avevano sostituito anche il catenaccio del cancello principale dell’abitazione di contrada Macconi. Il professionista gelese si è rivolto ai carabinieri di Acate che non hanno saputo fornire alcuna informazione utile.
L’uomo, accompagnato dalla moglie, non ha impiegato molto tempo a comprendere che qualcuno stava cercando di appropriarsi della sua proprietà, probabilmente, dopo averla saccheggiata e privata degli arredi, delle porte e degli stessi accessori del bagno.
“Manca anche il piatto doccia – spiega l’uomo – oltre alle finestre e agli arredi. Tra le quattro mura è rimasta solo la distruzione. Dai vicini abbiamo appreso che avevano avviato anche una trattativa per vendere casa nostra.
Avevano fissato anche un prezzo. Con 50 mila euro avrebbero ceduto casa mia. I militari dell’arma hanno intuito il nome del saccheggiatore che ad oggi continua a farla franca. Una situazione sconfortante – conclude il professionista – Oltre al problema occupazionale dobbiamo fare i conti anche con la mancanza di controllo da parte delle forze dell’ordine. Nonostante la mia denuncia sono stato lasciato solo quando ho deciso di eliminare il catenaccio apposto dai saccheggiatori. Dentro la mia villetta avrei potuto trovare la qualsiasi”.