Gela. Titoli di studio mai conseguiti ma ugualmente indicati nella domanda per accedere a incarichi superiori nel corpo dei vigili del fuoco e al relativo concorso ministeriale.
I magistrati della procura di Roma, così, hanno avviato indagini nei confronti di cinque vigili del fuoco in servizio sul territorio. Uno degli indagati è stato sentito davanti ai carabinieri del reparto territoriale di via Venezia che stanno procedendo su delega dei magistrati della capitale, competenti a seguito del concorso ministeriale svolto dai vigili con l’obiettivo di una progressione di carriera.
Adesso, i magistrati hanno acceso i riflettori dopo aver individuato presunte irregolarità. Nel corso dell’interrogatorio, però, l’avvocato Joseph Donegani, difensore degli indagati, ha sottolineato come i titoli di studio mai conseguiti siano stati erroneamente indicati dai suoi assistiti, senza alcuna volontà di inficiare i risultati.
In base all’esito del concorso, infatti, gli indagati sono riusciti a superare le prove e il risultato sarebbe stato conseguito anche senza indicare titoli mai ottenuti. Quindi, non ci sarebbe stato alcun effetto sull’esito finale delle procedure.