Gela. Domani, il sindaco Lucio Greco sarà a Palermo per incontrare il presidente Ars Gianfranco Miccichè. Unico tema all’ordine del giorno, il progetto del termovalorizzatore, preannunciato dal governatore Nello Musumeci. L’amministrazione comunale vuole capire quali siano i risvolti principali. Più in generale, però, sul tema dei rifiuti, nel sistema locale, la politica probabilmente comincia ad incidere ancora di più. Per la terza volta consecutiva, dopo le due assemblee andate a vuoto prima delle festività pasquali, è saltata la nuova riunione della Srr4, convocata dal presidente Filippo Balbo. In questo caso, l’oggetto da valutare era la discarica Timpazzo, con la Regione che ha eliminato anche il tetto massimo giornaliero ai conferimenti (che era stato stabilito in 450 tonnellate). A seguito della scelta del dipartimento regionale acqua e rifiuti, che per tanti apre a conferimenti illimitati nel sito locale, lo stesso Balbo aveva convocato l’assemblea, che sulla carta avrebbe dovuto essere “urgente”. Da più di due settimane, però, non si riesce a raggiungere il numero legale. A questo giro, erano assenti i primi cittadini di Niscemi, Delia e Piazza Armerina. A qualcuno non è sfuggito che mentre la polemica sul termovalorizzatore sta montando, i sindaci più vicini al presidente Musumeci hanno scelto di non presentarsi all’assemblea della Srr4. Sia i progetti che il governo regionale pare abbia per Timpazzo, diventata in poco meno di un anno discarica di riferimento per cercare di limitare la perenne emergenza rifiuti, sia l’annuncio, del tutto inatteso, del termovalorizzatore, sono chiaramente calibri da novanta che anche i sostenitori del presidente Musumeci fanno fatica a gestire. Il sindaco Lucio Greco, rispetto all’aumento dei conferimenti a Timpazzo, già lo scorso anno avrebbe voluto chiudere la porta, inizialmente sostenuto da un fronte politico piuttosto eterogeneo. Ci fu poi un sì ad una soluzione provvisoria, che però a distanza di poco meno di dodici mesi è diventata praticamente definitiva.
Il peso dei conferimenti ulteriori continua a farsi sentire e il management della “Impianti Srr”, società che gestisce Timpazzo, ha autorizzato il ricorso al Tar contro il decreto regionale che depenna il limite massimo giornaliero di conferimenti e attiva una procedura di revisione dell’Aia, rilasciata nel 2013. Sui rifiuti, a livello locale, tanti si giocano più di qualche punto elettorale ma a pagarne le conseguenze potrebbero essere i cittadini di buona parte del comprensorio.