Gela. “Ambiente e salute pubblica. Le discariche stanno diventando un serio problema per i territori. La politica regionale non può risolvere il perenne stato di emergenza spostando i rifiuti da un sito all’altro senza andare alla radice del problema”. Il segretario generale della Cisl di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Emanuele Gallo lancia l’allarme. “Qui c’è un problema sanitario ma anche di convivenza civile. Va bene la solidarietà tra Comuni e impianti ma un fatto straordinario non può trasformarsi in prassi corrente. La discarica di Lentini si satura e cosa fa la Regione? Dirotta a Siculiana, a Timpazzo e a Cozzo Vuturo i rifiuti prodotti altrove creandovi prevedibili problemi di stoccaggio. Questi siti saranno chiamati a pagare i costi di un problematico smaltimento con conseguente e sensibile aumento della Tari a carico dei contribuenti”. “In tutto ciò non c’è nulla di razionale. Nemmeno l’ennesimo tentativo tampone che fissa in sessanta giorni i tempi della solidarietà tra discariche. Un termine scolpito sull’acqua, destinato a non essere rispettato. Nostro malgrado – prosegue Gallo – dobbiamo nuovamente intervenire per ribadire che siamo fuori dagli schemi europei. L’Italia è già stata condannata per la deficitaria vigilanza sulle discariche. Nonostante ci sia tempo fino al 2035, anno dal quale solo il 10 per cento dei rifiuti potrà essere conferito in discarica, in Sicilia non si notano azioni o provvedimenti specifici. Non si punta al riciclo dei rifiuti solidi urbani che potrebbe essere abbattuto del 90 per cento avviando efficaci iniziative di economia circolare che sono lavoro e reddito aggiuntivo. Si continuano piuttosto a privilegiare soluzioni estemporanee che mettono i cittadini l’uno contro l’altro senza porsi il problema delle conseguenze ambientali che comporta la saturazione degli impianti”. Per il sindacalista, anche la politica locale dovrebbe iniziare a prendere contezza e a farsi sentire.
“Credo che i sindaci dei Comuni componenti le Società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti di Agrigento, Caltanissetta ed Enna debbano farsi sentire. Già due mesi fa avevamo auspicato una loro vigorosa azione di contrasto. I provvedimenti regionali continuano ad essere temporanei, inopportuni, pericolosi e penalizzano interi territori. I sindaci – aggiunge Gallo – non possono subirli per il rispetto che devono alle comunità che amministrano e ai cittadini meritevoli. In tanti hanno rispettato e continuano a rispettare il ciclo di conferimento dei rifiuti portando sopra il 65 per cento il dato della differenziata. Del tema dei rifiuti si prenda reale consapevolezza perché non ammette leggerezze e superficialità. Serve una definita progettualità che ponga la parola fine alle vetuste discariche. In molte parti del mondo la gestione della spazzatura si è trasformata in beneficio economico. I fondi europei sono disponibili per favorire la dovuta inversione di tendenza e riconvertire il processo all’economia circolare. Diversamente, continueremo a vivere in uno stato di penalizzante emergenza senza venirne mai fuori”. Le parole del segretario della Cisl arrivano mentre la Srr4 si trova a fare i conti con un ulteriore aumento dei conferimenti destinati a Timpazzo e mercoledì la vicenda approda in consiglio comunale.