Timpazzo, per garanzie finanziarie vasca E gara andata deserta
Nessun operatore abilitato ha dato riscontro
Gela. L'esigenza che ha condotto alla procedura di gara è attivare una doppia garanzia finanziaria per l'attuale gestione operativa e per quella post-operativa della vasca E della discarica Timpazzo, tra i punti nevralgici della piattaforma integrata. L'iter di gara, però, si è concluso con nessuna proposta avanzata. Gara deserta e così gli uffici di Impianti Srr dovranno avviare nuovamente una procedura al fine di individuare un operatore finanziario che attivi fideiussioni utili allo scopo. Gli importi da garantire sono consistenti: 3.259.091,52 euro per la fase operativa (su un periodo di quattro anni) e 5.659.320,69 euro per quella post-operativa (per almeno cinque anni) della vasca E, l'unica attualmente attiva nel sito e che da analisi tecniche condotte la scorsa estate potrà avere una vita residua di non oltre tre anni. Aspetti che hanno indotto il management di Impianti Srr ad avanzare un progetto di ampliamento, per una nuova vasca e un impianto syngas, a differenza delle iniziali due vasche che erano stato prospettate. L'evoluzione del progetto non ha ancora raggiunto lo stato finale mentre la società che gestisce il sito di Timpazzo ha comunque ottenuto l'assenso autorizzativo per una riprofilatura della capacità di abbancamento della vasca E. L'esito di gara andata deserta è stato comunicato dal responsabile della fase di affidamento, l'ingegnere Matteo Lanza. Gli importi previsti per la procedura, in totale, superano i 650 mila euro. Però, nessun operatore abilitato ha dato riscontro. L'amministratore di Impianti Srr, l'ingegnere Giovanna Picone, con provvedimento specifico, ha dato mandato al rup, Leyla Tanci, di “avviare nuove procedure per l'affidamento”, dato che “permane l'esigenza di affidare il servizio”.
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