Timpazzo, documento alla Regione: Greco, “forte preoccupazione, un Aro per il servizio”

 
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Una riunione dell'assemblea della Srr4

Gela. La preoccupazione per le prossime sorti della discarica Timpazzo c’è e come spiega il sindaco Lucio Greco, “questa volta è di tutti i primi cittadini della Srr4”. Sarà il consiglio di amministrazione della società a redigere un documento che dovrà essere inoltrato alla Regione. Su questo punto ha spinto proprio Greco, nel corso dell’assemblea che si è tenuta in serata, a Palazzo di Città. Non c’era il presidente della Srr, il primo cittadino di Butera Filippo Balbo, da sempre su linee decisamente opposte a quelle di Greco. I sindaci hanno esaminato le conclusioni della relazione tecnica, trasmessa dalla “Impianti Srr”, la società che gestisce il sito di Timpazzo. Il cda della Srr, a fine settembre, aveva chiesto di presentare proiezioni sui tempi di un eventuale esaurimento della discarica. Se si continuasse con 950 tonnellate giornaliere, la “vita” della vasca E non supererebbe i diciotto mesi. Nell’ipotesi “solidaristica” di 450 tonnellate, invece, si andrebbe a trentanove mesi. Se, come ritiene soprattutto Greco, i cancelli di Timpazzo si aprissero solo ai Comuni dell’ambito, allora si andrebbe a 128 mesi. “Finalmente, tutti i sindaci sposano una preoccupazione che è tangibile – dice Greco – abbiamo anche dato mandato al cda di definire il nuovo piano d’ambito. Se sarà possibile, si dovrebbe valutare l’ampliamento del sito di Timpazzo, anche se ci sono vincoli stringenti. Personalmente, ritengo che si debba battere la strada dell’impiantistica innovativa, che è quella percorsa dall’Europa”. Il documento, prima di essere trasmesso a Palermo, verrà sottoposto a tutti i sindaci della Srr. Greco è convinto che alla Regione bisognerà chiedere scadenze precise e tempi certi, senza un’emergenza infinita. La conseguenza, altrimenti, sarebbe di andare incontro ad un esaurimento della vasca E, senza soluzioni alternative per i Comuni dell’ambito, che si troverebbero a sostenere costi ulteriori per il trasferimento dei conferimenti in altri siti. “Ritengo che nel documento, come ho spiegato agli altri sindaci – aggiunge Greco – bisognerà prevedere la possibilità di esperire azioni, qualora la Regione dovesse decidere di prorogare questa emergenza, gravando sul sito di Timpazzo. Possiamo accettare uno sforzo solidaristico, temporaneo, per territori che stanno affrontando l’emergenza rifiuti, ma non possiamo andare incontro ad un’altra emergenza, che questa volta graverebbe sui Comuni della Srr4, con l’esaurimento della vasca”. Dovrà essere il cda a predisporre il documento e a confrontarsi con tutti i sindaci. Neanche sul servizio rifiuti, ancora in proroga a Tekra, Greco sembra intenzionato a seguire a lungo la scia della Srr e della “Impianti Srr”. Più volte, l’amministratore della società in house che ha ottenuto l’affidamento, l’ingegnere Giovanna Picone, ha spiegato che per Gela il nuovo servizio potrà partire solo con il nuovo anno. E’ in corso, tra le altre cose, l’acquisizione dei mezzi necessari e i tempi di consegna non saranno brevi. Secondo Greco, però, le procedure si prospettano fin troppo lunghe.

“Anac è stata chiara sulle proroghe tecniche a Tekra – conclude Greco – non possiamo andare avanti prorogando il servizio e senza certezze sull’avvio di quello in house. Ho scritto anche alla Regione, spiegando che c’è la volontà di procedere con un Aro e un servizio che il Comune affiderà in autonomia, con una gara europea. Abbiamo esigenza di partire prima possibile. Su questo punto, chiederò un incontro alla Regione. La legge ci permette di procedere, affidando il servizio rifiuti, con una gara autonoma, senza passare dalla “Impianti Srr”. Sul punto, da tempo è in corso una corrispondenza tra Palazzo di Città e gli uffici della “Impianti”. Greco, che in assemblea è stato assistito dall’avvocato Giuseppe D’Aleo, consulente su questioni legali, punta su un servizio che sarà il Comune ad affidare, almeno potenzialmente nel tentativo di ridurre i tempi.

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