Gela. Su Timpazzo, da circa un anno, si sono concentrate tante attenzioni, anzitutto istituzionali. E’ uno dei pochi siti che la Regione ha ancora a disposizione per tentare di alleviare la costante emergenza rifiuti, esplosa soprattutto nell’area etnea. Il governo Musumeci, nelle ultime settimane, ha nuovamente puntato sulla discarica locale per conferimenti ulteriori, che però rischiano di mettere in crisi l’intero sistema. I vertici di “Impianti Srr”, la società in house che gestisce la piattaforma integrata, hanno posto dei limiti, così come deciso dal Tar Palermo. Per tutta risposta, la Regione ha pure paventato l’ipotesi di un commissariamento, che non c’è stato. In una fase molto delicata, martedì prossimo, in municipio, arriva la commissione regionale antimafia. Terrà un’audizione proprio su Timpazzo. Sono già stati convocati il sindaco Lucio Greco e l’ingegnere Giovanna Picone, amministratore di “Impianti Srr”. Sarà sentito anche il vicepresidente della Srr4, il sindaco di Mazzarino Vincenzo Marino, che in questa fase deve portare avanti il cda, ormai privo dell’ex presidente Filippo Balbo, uscito sconfitto dalle amministrative di Butera. I parlamentari regionali vogliono valutare più aspetti della gestione di Timpazzo. Lo scorso marzo, il parlamentare Ars del Pd Nello Di Pasquale aveva avanzato una richiesta di approfondimento, con un’audizione. Ora, è arrivata l’ufficialità. La commissione antimafia potrà prendere in esame quello che sarà riferito dal sindaco, dall’ingegnere Picone e dallo stesso Marino. Sul ciclo locale dei rifiuti sono tanti i capitoli aperti. Non c’è solo l’emergenza, con i cumuli ulteriori che arrivano principalmente dall’impianto privato di “Sicula trasporti”. Ci sono anche un ampliamento, del quale si parla da tempo, e la necessità di rendere ancora più efficiente l’impiantistica. “Impianti Srr” ha già presentato progetti per migliorare l’intera struttura della piattaforma integrata, in una chiave di economica circolare.
Le scelte della Regione, però, vanno al momento in senso del tutto opposto, con un aumento netto dei quantitativi che arrivano, facendo aumentare il rischio di una saturazione anticipata. Sullo sfondo, ma non troppo, si staglia il progetto del maxi impianto che dovrebbe servire l’intera Sicilia occidentale e che ha già provocato tante critiche. La commissione, ora presieduta dalla parlamentare Luisa Lantieri (subentrata a Claudio Fava dimessosi per affrontare la corsa alle primarie per la presidenza della Regione), avrà modo di acquisire dati e informazioni, eventualmente da sottoporre ad ulteriori verifiche. Il settore dei rifiuti, anche a livello locale, si è spesso dimostrato assai delicato da gestire.