Gela. Il piano di caratterizzazione ambientale della discarica Timpazzo è stato approvato sul finire dello scorso anno, con la conclusione della conferenza di servizi. Il relativo decreto, invece, è stato pubblicato dalla Regione a gennaio. In settimana, proprio dagli uffici palermitani del servizio bonifiche del dipartimento acqua e rifiuti, è stata inoltrata una nuova nota. I funzionari regionali indicano che ci sono tutte le condizioni per l’avvio degli interventi previsti nel piano, definito da Impianti Srr (la società che gestisce la piattaforma). Per il dirigente del servizio, Ato Cl2 in liquidazione, che a Timpazzo ha ancora in carico le due vasche esauste A-B e C-D, ha dato riscontro effettivo alle richieste che erano giunte da Palermo. Il riferimento è alla copertura delle stesse vasche e agli interventi sul sistema di captazione del biogas, che sono condizioni necessarie per l’inizio degli interventi di caratterizzazione. C’è stato un interscambio di comunicazioni tra il commissario Ato Giuseppe Lucisano (da poco ritornato a gestire la società dopo il dissequestro) e gli uffici del servizio bonifiche. Nella nota trasmessa da Palermo, si precisa che Impianti Srr può “procedere senza alcun indugio all’avvio delle attività di caratterizzazione già approvate”. Anche nel corso della conferenza di servizi, erano emerse incertezze sulle condizioni delle coperture delle due vasche di Ato e sul sistema di captazione del biogas. La nota, che richiama inoltre il verbale di Arpa fatto pervenire dall’Ato, è stata inoltrata a tutti gli enti preposti, oltre che ad Impianti, alla Srr4 e alla prefettura di Caltanissetta. Da Ato Cl2 fanno anche sapere di aver completato la bonifica delle aree di pertinenza, escludendo la presenza di amianto.
Nei mesi, i funzionari regionali hanno chiesto riscontri ad entrambe le società. Impianti ha trasmesso il piano, integrato sulla base di ulteriori elementi indicati dagli enti che hanno preso parte alla fase della conferenza di servizi. L’esigenza di procedere con la caratterizzazione si è posta perché due anni fa, dopo controlli di Arpa a Timpazzo, sono emersi valori di Csc per le acque sotterranee superiori alla media. La nota di Arpa era partita nel gennaio dello scorso anno. Da allora, negli uffici di Impianti Srr sono state avviate le verifiche per un piano complessivo. La Regione, adesso, ribadisce che ci sono tutte le condizioni per procedere.