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Terapia intensiva, sindaco e giunta: "Valutare soluzioni alternative al trasferimento"

Gela. A Palazzo di Città, cercano di evitare uno scontro istituzionale con Asp, sul caso del trasferimento, al “Sant’Elia” di Caltanissetta, dei pazienti della terapia intensiva Covid dell’ospedale “V...

A cura di Redazione
20 gennaio 2022 20:00
Terapia intensiva, sindaco e giunta: "Valutare soluzioni alternative al trasferimento" -
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Gela.A Palazzo di Città, cercano di evitare uno scontro istituzionale con Asp, sul caso del trasferimento, al “Sant’Elia” di Caltanissetta, dei pazienti della terapia intensiva Covid dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. Il focolaio che ha contagiato medici e infermieri del reparto del nosocomio di Caposoprano, ha spinto i vertici Asp a disporre la chiusura di terapia intensiva e il trasferimento dei pazienti. Il sindaco Lucio Greco, la giunta, il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito e la commissione consiliare sanità, presieduta da Rosario Trainito, chiedono che si valutino soluzioni alternative, senza però inasprire i toni.

“Stiamo parlando di pazienti intubati – affermano congiuntamente – in condizioni estremamente delicate e che, anche qualora il trasferimento dovesse avvenire in condizioni ottimali, sarebbero comunque a rischio lungo il tragitto in ambulanza o in elisoccorso. Comprendiamo la posizione di Asp, sappiamo che sono stati valutati i pro e i contro e che tutto dipende dal fatto che, di fronte ad una terapia intensiva da sospendere a causa della carenza di organico, si è dovuto propendere per quella che ha un numero inferiore di posti letto. Gela ne ha 8, Caltanissetta ne ha 20. Il nostro auspicio, però, è che si possano rapidamente valutare anche soluzioni alternative, ad esempio mediante il reperimento di personale medico e infermieristico proveniente da altre Asp e da altre province. Chiudere un modulo importante come quello di Gela riteniamo che debba essere l’ultima spiaggia. La priorità sono i pazienti, e questa emergenza va affrontata e risolta senza nuocere loro minimamente e senza creare disagi alle famiglie, già messe duramente alla prova dal fatto di non poter avere contatti con i propri cari. Non è una situazione facile per nessuno e continueremo ad interloquire con Asp con lo spirito collaborativo di sempre. Un augurio, infine, a tutto il personale del reparto, affinché possa guarire presto e tornare operativo”.

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