Gela. Finirà di scontare gli ultimi mesi della sua pena, fuori dal carcere. Al quarantaquattrenne Gaetano Davide Alfieri è stato concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali. Il giudice ha accolto le richieste avanzate dal difensore, l’avvocato Rosario Prudenti. Alfieri era stato condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi di reclusione, con l’accusa di tentato omicidio. Si era introdotto in una villetta a Manfria, probabilmente per rubare ferro. Sopraggiunse il proprietario, un anziano. Alfieri si nascose ma avrebbe lanciato dall’alto un grosso blocco di tufo che sfiorò proprio l’anziano, fortunatamente ferendolo senza altre conseguenze. Secondo i pm, c’erano tutti gli elementi del tentato omicidio, che venne confermato anche in Cassazione.
Il quarantaquattrenne, invece, si difese respingendo la contestazione. Secondo la sua versione, non ci fu alcuna intenzione di uccidere. Il blocco di tufo si sarebbe staccato, cadendo, ma senza che lui lo avesse spinto appositamente. I giudici della sorveglianza, valutando anche la condotta tenuta in carcere gli hanno concesso la misura alternativa.
