Tensione indotto, denunce all’ispettorato per i cantieri Enimed

 
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Gela. Una serie di richieste già inviate direttamente al prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta.

Tante anomalie denunciate dai sindacati. I segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm vogliono chiarezza rispetto a quanto starebbe accadendo nella gestione della manodopera tra i cantieri avviati su commissione di Enimed. Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese, già negli scorsi giorni, hanno denunciato evidenti anomalie, con operai esterni e addirittura già in pensione preferiti a quelli inseriti nella lista di disponibilità, formata da lavoratori oramai fuori dal ciclo produttivo di raffineria. I segretari dei metalmeccanici, così, hanno chiesto, in più occasioni, un incontro al prefetto Cucinotta. “Fino ad ora – spiegano – non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. Le anomalie denunciate, però, andrebbero ben oltre la scelta degli operai da impiegare. Alcune denunce sono state trasmesse ai funzionari dell’ispettorato del lavoro. Le irregolarità riscontrate riguarderebbero non solo il trattamento economico imposto ai lavoratori da alcuni aziende attualmente impegnate per conto di Enimed ma anche possibili rischi sul fronte della sicurezza.

I contratti quadro. Intanto, è tempo di rinnovo dei contratti quadro non solo tra le aziende edili dell’indotto di raffineria, ancora in attesa dell’esito, ma anche tra quelle elettrostrumentali. Da quanto emerge, il gruppo Sudelettra, da anni impegnato nell’indotto della fabbrica di contrada Piana del Signore, non sarebbe stato invitato alla gara di appalto. A spuntarla, invece, sarebbe stata l’Elettroclima srl.   

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