Gela. Attese ma con poco entusiasmo queste giornate di saldi a Gela che sembrano trascorrere con estrema lentezza. E’ cosa ovvia che durante gli sconti la gente si orienta in maniera differente piuttosto che nei periodi di non saldo e alla passeggiata tra le vetrine non rinuncia anche per semplice curiosità.
Ma offerte, prezzi allettanti e scaffali ben allestiti non sono sufficienti a far ricomparire, all’ingresso dei negozi, le folle oceaniche a caccia di affari che si formavano qualche anno fa.
In questo periodo di promozioni estive, un dato lampante a tutti i commercianti è il calo di ottimismo dei consumatori, atteggiamento che si raffredda ogni anno sempre di più. Complice la crisi ma soprattutto la scarsa fiducia sul futuro economico del paese specie dopo la chiusura di una parte del petrolchimico e l’interruzione delle attività di centinaia di dipendenti.
Gli esercenti del centro sono convinti che ad influire sul calo delle vendite non sono solo le ristrette finanze dei cittadini. “Ad agire c’è un forte effetto psicologico- sostiene la titolare della profumeria Zuccherosa- la gente ha timore del futuro e acquista con maggiore moderazione. Il mio settore, quello di lusso, si rivolge ad una fascia di mercato che non conosce crisi ma l’atteggiamento pare comunque influenzato”.
“Con i saldi speravamo di correggere un andamento stagionale un po’ statico – aggiunge la proprietaria dell’Ottica Morello- ma le cose non sembrano andare diversamente rispetto al resto dell’anno”.
La crisi ha cambiato dunque le priorità della gente che pur agevolata nel risparmio ha preferito tagliare il superfluo e a rivalutare le proprie esigenze. “In realtà da due anni manca l’assalto ma la gente viene comunque ad acquistare- spiega la titolare dell’Original Marines.- Il mio un brand è di facile portata per tutti e non posso lamentarmi, specie per il settore dei costumi. Ciò che manca è l’aggressività dei clienti tipica di un paio di anni specialmente in periodo di sconti”.
