Gela. Parte la campagna della Fillea Cgil Sicilia: #SeguilaSagoma. Questa volta sarà l’ironia a farla da padrone nella mobilitazione continua contro l’emergenza caldo nei cantieri del settore costruzioni. La sagoma del presidente della Regione, Renato Schifani, accompagnerà l’iniziativa nei prossimi giorni: al centro, come al solito, la sicurezza e la salute dei lavoratori in quello che non si presenta più come un evento straordinario ma come una condizione usuale nella stagione estiva, in particolare in Sicilia. “Quante volte i politici, a qualsiasi livello, si nascondono dietro un perentorio “no comment!” più o meno dichiarato? Tante, troppe volte, e qui da noi in Sicilia sembrano particolarmente a loro agio in questa tecnica che evita i problemi”, spiega il segretario confederale Rosanna Moncada.
“Eppure siamo di fronte a una condizione drammatica e pericolosa, universalmente riconosciuta, cioè quella che espone a gravi rischi, anche mortali, gli operai edili che lavorano alle alte temperature. Ecco le ragioni che impongono un ulteriore intervento come Fillea Cgil Sicilia – aggiunge Moncada – lanciamo una campagna che intende informare e denunciare, al tempo stesso, rispetto al tema dell’emergenza caldo. Così, con un marcato sarcasmo, partirà lo Schifani Tropical Tour che farà tappa in tutte le province siciliane: dal 16 luglio ad Agrigento e a Caltanissetta, passando per Catania, per concludersi a Palermo. A Caltanissetta saremo presso il campo base CMC alle 10,:30 e porremo alla sagoma del presidente Schifani alcune domande che hanno a che fare col tema del caldo”. Ironia pungente, dunque, ma utile per amplificare i toni della vertenza e la enormi preoccupazioni che ogni giorno attanagliano i lavoratori quando le temperature superano 35 gradi. “Abbiamo portato a casa in questi anni, con tanta fatica, delle ordinanze comunali restrittive, e continuiamo a portarne a casa, e una sensibilità altissima sul tema. Ma basterebbe una ordinanza regionale e un segnale di sensibilità dalla Regione per risolvere e facilitare tanti interrogativi aperti. Ma non ci sono risposte e il presidente dimentica spesso il tema della sicurezza e quindi degli infortuni e delle malattie professionali. Adesso le domande le facciamo noi”, conclude Moncada. Un appello in tal senso era già stato lanciato dal referente degli edili della Fillea, Francesco Cosca.
(In foto il segretario Moncada e quello della Fillea Cgil Francesco Cosca)