Gela. “Non rinunceremo alla centralità del tavolo che sta proseguendo. Nella prospettiva delle prossime amministrative, siamo convinti di essere centrali”. In queste settimane, diverse forze politiche, soprattutto del contesto civico e progressista, si sono confrontate con gli esponenti del tavolo moderato. Il coordinatore locale di Italia Viva, Rochelio Pizzardi, è assai convinto che la traccia segnata dai moderati possa costituire più di un’iniziativa sporadica. “Abbiamo sempre detto – spiega – che non mettiamo veti, vincoli o confini, nei confronti di nessuno. Con il Movimento cinquestelle, come tavolo, ci siamo confrontati. E’ stato un primo passo. E’ ancora presto per dire se nascerà una vera e propria intesa di coalizione. Sicuramente, il dialogo c’è stato. Il gruppo penstastellato ha chiesto di incontrarci e noi siamo stati assolutamente disponibili. Vogliono aprire un fronte che coinvolga tutto il tavolo. Noi stiamo proseguendo con gli incontri, anche con altre forze. Alla fine, valuteremo ciò che è emerso e quello che è stato portato al tavolo”. Domani, è in programma una riunione con il gruppo civico “Tutti insieme”. Renziani, socialisti, liberali, i centristi di “Noi moderati”, “Rinnova” e il gruppo dell’imprenditore Maurzio Melfa, da mesi vagliano soluzioni e idee programmatiche. E’ inevitabile che tanti osservino con molta attenzione e dal campo progressista e civico nessuno sembra restio ad una valutazione complessiva per un’intesa larga. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, al pari di altri pezzi del patto progressista, vorrebbe concretizzare entro fine anno, con una riunione allargata a tutte le forze che ci stanno, comprese quelle del tavolo dei moderati. “Per noi, sono essenziali intenti comuni e prospettive comuni – sottolinea Pizzardi – bisogna essere consapevoli che si andrà a governare la città in una situazione di dissesto e quindi di lacrime e sangue. Sono fondamentali la buona volontà e la competenza”. Non sembra trapelare, ad oggi, nessuna porta chiusa al patto progressista-civico ma i ragionamenti andranno approfonditi mentre il tavolo dei moderati non esclude altre opzioni. Sembra tramontare (anche se mai dire mai) quella del centrodestra dei partiti.
I renziani, mesi addietro, iniziarono un dialogo alla pari con i gruppi di quell’area politica. Però, man mano hanno indirizzato i loro sforzi programmatici in un’altra direzione. E’ probabile che siano stati poco convinti dal fatto che il centrodestra non abbia ancora ingranato la marcia veloce. Manca un’intesa profondamente strutturata mentre i renziani e il resto del tavolo moderato vogliono chiudere prima possibile, così da presentare alla città i punti della loro idea di amministrazione e un eventuale “candidato a sindaco che sia garante”. I moderati non sembrano sentirsi inferiori a nessuno dei potenziali alleati.