"Tavolo centrodestra riparta, coordinamento partiti-consiglieri", Federico: "Bilancio atto dovuto, manca idea di città"

“Pellegrino verso Forza Italia? Mi pare normale che sia cercato da molti partiti di centrodestra – conclude Federico – ritengo che tutti insieme faremo una scelta”

10 dicembre 2025 21:33
"Tavolo centrodestra riparta, coordinamento partiti-consiglieri", Federico: "Bilancio atto dovuto, manca idea di città" -
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Gela. Il centrodestra locale, che solo pochi mesi fa ha ripreso il confronto interno, la scorsa settimana è andato incontro a una sorta di inaspettato sciogliete le righe, con un bilancio stabilmente riequilibrato che ha messo in ambasce l'intera coalizione. Già si intravedono incomprensioni che da latenti ritornano a porsi come lapalissiane e potenziali diffidenze tra alleati: in uno scenario complessivo da ricostituire senza troppe falle. “Non posso sapere cosa ci sia dietro alle decisioni che sono state adottate dai partiti – dice l'ex parlamentare Ars Pino Federico che al tavolo del centrodestra ha voluto esserci – accordi con il sindaco? Non penso. Poi, bisognerebbe chiedere ai diretti interessati”. Per Federico, che rimane in un contesto fuori dai partiti ufficiali, “il tavolo del centrodestra deve riprendere e va consolidato”. “Dobbiamo costituire un coordinamento forte tra partiti e consiglieri comunali, così da evitare casi di incomprensioni. Il centrodestra unito è forte e può governare. Diviso, invece, sarà destinato solo a un'altra sconfitta – aggiunge – dobbiamo programmare per la città. Non ci sono altre soluzioni”. Federico non si fa per nulla trascinare dal clima di tendenziale giubilo che la maggioranza ha voluto dopo l'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. “Non c'è da esultare – sottolinea – il bilancio era un passaggio dovuto e il percorso va avanti. Non è stato risolto nulla. Era giusto approvare lo strumento finanziario e così è stato, dopo oltre un anno di governo della città. Sorrido davanti a chi oggi esulta ma ha contribuito a causare il disastro”. L'ex presidente della Provincia rimane molto cauto e fa intendere che il suo posizionamento non ha nulla da spartire, politicamente, con il “modello Gela” del sindaco. “Io continuo a non vedere programmazione né un'idea chiara di città – aggiunge – i cantieri in corso sono quelli della precedente amministrazione, della quale faceva parte l'attuale sindaco. Bene che sia stato aperto “Macchitella lab” ma pure in questo caso parliamo di un iter del passato. Non vedo nessun miglioramento rispetto alla vicenda idrica, le strade necessitano di manutenzioni consistenti, i servizi sono carenti e rimane il fardello di un sistema sanitario da migliorare. Quando mi trovai ad amministrare la Provincia, realizzai quello che avevo programmato. Oggi, non vedo nulla di tutto ciò. Cosa si sta facendo per i quartieri periferici, per la pulizia urbana e per il decoro? Parliamo di un Comune che è andato in dissesto nonostante la mole finanziaria delle royalties. E' un ente che non ha personale a sufficienza. Come si intende intervenire? Non vedo alcuna progettualità”. Un tema che Federico ha più volte ripreso da quando il sindaco Di Stefano e la sua alleanza stanno governando la città, in una fase sicuramente molto complessa. L'orientamento verso il centrodestra, nell'ottica dell'ex parlamentare Ars, non pare in discussione e a maggior ragione non trascura le possibili evoluzioni. “Pellegrino verso Forza Italia? Mi pare normale che sia cercato da molti partiti di centrodestra – conclude Federico – ritengo che tutti insieme faremo una scelta”.

In foto Pino Federico

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