Tassa di soggiorno, no secco da Confcommercio: “Si colpisce un settore già in difficoltà”

 
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Gela. Abbiamo riferito della tassa di soggiorno alla quale si pensa a Palazzo di Città, sempre più concretamente, come misura per attenuare gli effetti del dissesto e per risanare le casse dell’ente. Una scelta che trova un dissenso netto da Confcommercio, con il presidente Francesco Trainito. “Esprimiamo profonda preoccupazione per la proposta dell’amministrazione comunale di introdurre una tassa di soggiorno. Una misura che consideriamo inopportuna e vessatoria, soprattutto in un momento di crisi economica. Riteniamo inaccettabile – dice Trainito – che il peso del dissesto finanziario, causato dalla stessa politica locale, venga riversato ancora una volta sulle spalle degli imprenditori e del settore turistico, che pagano la Tari e l’aliquota comunale Irpef più alte della Sicilia. E’ già duramente colpito da anni di difficoltà e mancanza di supporto reale. Una nuova tassa sul turismo non farà altro che scoraggiare i visitatori e danneggiare ulteriormente le attività locali, già provate da una pressione fiscale crescente e da un contesto economico sfavorevole”.

Trainito invita il sindaco e la sua amministrazione a rivedere gli obiettivi della politica fiscale. “Siamo favorevoli al risanamento finanziario del Comune ma questo non può avvenire a discapito degli imprenditori che continuano a portare valore e occupazione sul nostro territorio. La Confcommercio Gela invita l’amministrazione a rivedere le proprie politiche fiscali, puntando su incentivi e agevolazioni che possano sostenere davvero il rilancio economico della città”.

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