Targa Florio a rischio, Crocetta ferma ai box la corsa più antica del mondo

 
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Gela. Il governatore Rosario Crocetta cancella la Targa Florio, la gara automobilistica più antica del mondo. Nel bilancio del suo governo non trova somme per tutelare l’evento motoristico che colloca l’isola nel regno degli appassionati delle quattro ruote.

A puntare l’indice accusatorio contro il presidente della regione a tutela della Targa Florio è il deputato regionale Gino Ioppolo del gruppo parlamentare “Lista Musumeci”.

Nata nel 1906, dal genio dell’imprenditore Vincenzo Florio, con largo anticipo rispetto anche alla blasonata “Mille Miglia”, dopo oltre un secolo l’azione dell’ormai ex sindaco di Gela rischia di essere più devastante delle guerre e delle innumerevoli crisi che dagli inizi del 1900 hanno interessato la Sicilia.

La Targa Florio è resistita segnando la storia delle case automobilistiche più prestigiose con le prime sfide tra le affascinanti Bugatti, Mercedes e Maserati lungo il circuito cittadino delle Madonie fino alle storiche battaglie tra Ferrari, Porsche e Alfa Romeo capaci anche di mettere in ombra il circus della più celebre Formula uno.

Sul muretto di cemento armato di Cerda si sono appoggiati piloti indimenticati, come Tazio Nuvolari, Giulio Masetti, Luigi Villoresi solo per citarne una minima parte, senza dimenticare il palermitano Nino Vaccarella chiamato a pilotare la “Rossa di Maranello” direttamente da Enzo Ferrari. Storie legate in maniera indissolubile alla manifestazione siciliana, creando turismo e immagine a una regione che per colpa della politica non programma il futuro e cancella il passato.

“In oltre cento anni di gare, la mitica Targa Florio era stata costretta a fermarsi solo in due occasioni, coincidenti con gli infausti anni delle due guerre mondiali. – sostiene Ioppolo – Adesso l’annullamento dell’edizione 2013 del Rally Targa Florio, che avrebbe dovuto disputarsi alla fine di settembre. La Targa Florio non sarà il pane dei siciliani ma fa parte, a giusto titolo, della loro tradizione sportiva e di costume e costituisce una preziosa opportunità per l’economia turistica”.

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