Gela. L’allargamento della giunta, ma non solo. La maggioranza del sindaco Lucio Greco sembra pronta ad un primo “tagliando”, dopo essersi messa alle spalle la soglia psicologica dei cento giorni di governo della città. La riunione chiesta da diversi alleati del primo cittadino “civico” potrebbe tenersi in settimana. Al momento, non c’è ancora una data precisa. Di sicuro, tanti vogliono capire quale linea amministrativa intenda seguire il sindaco, in queste settimane impegnato su più tavoli istituzionali. Inutile dire che, almeno in questa fase, sembra confidare nei partiti che lo sostengono (Forza Italia e Pd) piuttosto che affidarsi ciecamente ai “civici” che lo hanno candidato. Ci sono stati i malumori che tanti avevano pronosticato e garantire le aspettative di tutti non sarà semplice. La mossa del consigliere Diego Iaglietti è stato un primo campanello di allarme. Ha preso le distanze da “Una Buona Idea”, rivendicando l’appartenenza a “Gela città normale”, dopo aver sostenuto le critiche mosse a Greco dai suoi referenti politici. Rimane in maggioranza, ma senza rinunciare ai distinguo. Ci sono state le plateali richieste di incontro arrivate dall’ex assessore Francesco Salinitro, “civico” della prima ora che ha appoggiato la corsa di Greco, ma anche i mugugni degli ex Messinese, attaccati da esponenti del gruppo pro-sindaco. L’arcobaleno al governo della città inevitabilmente produce effetti politici collaterali. Tocca a Greco mettere tutti d’accordo, forte comunque di una maggioranza consiliare, che difficilmente potrà sgretolarsi. Il sindaco potrebbe subito rilanciare con due nuovi posti in giunta e le potenziali “candidature” di Giuseppe Licata e Cristian Malluzzo non sono così scontate. Gli alleati vogliono giocare a carte scoperte e qualcuno già inizia a guardare alla poltrona della Ghelas, la multiservizi di proprietà dell’ente. Il feeling istituzionale tra il manager Gianfranco Fidone (nominato dal commissario straordinario Rosario Arena) e Greco non esiste più, sempre che ci sia mai stato. Dopo l’approvazione del bilancio 2018 della società, Fidone potrebbe decidere di lasciare il posto. A quel punto, toccherebbe al sindaco scegliere il successore. Dopo quanto emerso, quella poltrona potrebbe però diventare piuttosto scomoda, tra conti in rosso da risanare del tutto e azioni giudiziarie avviate dall’attuale guida. Il sottogoverno non garantisce molto altro, ad eccezione di qualche incarico professionale o di eventuali promesse per il futuro.
Ma se l’ingresso in giunta di almeno due volti nuovi appare quasi scontato, lo è meno il fatto che possano rimanere invariati quelli degli attuali assessori. Qualcosa potrebbe cambiare. Alcune voci non danno per certa la permanenza dell’assessore Florinda Iudici, che tra le deleghe più importanti ha quella al mare. Pare che il gruppo a suo sostegno, che ha espresso la candidatura del consigliere comunale Vincenzo Casciana, possa decidere un eventuale turnover, magari dando spazio ad un altro professionista di fiducia. Negli ultimi giorni, sembra non essere così scontata la permanenza dell’assessore Grazia Robilatte. Indicata dal Pd, sta portando avanti attività importanti sul fronte dei rifiuti, dei conti dell’ente e della gestione del patrimonio del municipio. Ragionamenti che vanno oltre il semplice aspetto amministrativo, potrebbero indurre i vertici cittadini dem a scegliere un eventuale sostituto. Il segretario Peppe Di Cristina lo esclude, “Grazia Robilatte è il nostro assessore”, taglia corto. I due si sono più volte incontrati in questi giorni e l’assessore entrerà a far parte della segreteria cittadina. In giunta, però, potrebbero prevalere altre logiche.