Tagli alle forniture idriche, per il Tribunale i cittadini devono pagare il 50 per cento

 
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Gela. Per la giurisprudenza i cittadini devono pagare al 50 per cento le bollette idriche nel periodo in cui l’acqua non era potabile. Lo confermano le sentenze del Giudice di pace che ha dato ragione ai cittadini che si sono opposti all’atteggiamento vessatorio di Caltaqua.

Ad intervenire sulla scottante vicenda legata agli stacchi agli utenti dei contatori idrici è Lucio Greco, presidente dell’associazione Cittadini per la giustizia che accusa “la politica di dibattere da anni senza trovare soluzioni, sulla problematica del pagamento del 50% delle bollette dell’acqua, mentre l’associazione Cittadini per la Giustizia continua a registrare successi giudiziari.

Il Giudice di Pace di Gela – precisa Greco – ha emesso diverse sentenze nelle quali ha dichiarato, ancora una volta, il diritto del cittadino gelese a pagare solo il 50 per cento delle bollette, per il periodo in cui l’acqua non era potabile (2006-2009). Un principio ormai consolidato dalla giurisprudenza ma ignorato da Caltaqua che continua a staccare i contatori degli utenti gelesi. I diritti della popolazione sono calpestati dalla politica che in questi anni, fino ad oggi, si è distinta solamente per le chiacchiere”.

Intanto il consigliere comunale Terenziano Di Stefano accusa Caltaqua di fornire contatori idrici che girano a vuota a discapito delle tasche dei contribuenti.

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