Gela. Si dicono grati alle forze dell’ordine e ai magistrati che sono riusciti ad individuare i presunti mandanti e uno dei killer che colpì a morte Domenico Sequino. La famiglia del cinquantaseienne, ucciso nel dicembre di quattro anni fa, nel cuore di piazza Umberto I, attende l’esito delle indagini e l’eventuale decisione dei giudici. “La famiglia Sequino non può che apprezzare l’alacre lavoro degli inquirenti che, in questi quattro anni di relativo silenzio sul caso – dice l’avvocato Salvo Macrì che rappresenta i familiari del tassista ucciso – hanno lavorato certamente in maniera proficua e facendo in modo che oggi si possano raccogliere i risultati di tale lunga attività”.
“La famiglia Sequino, colpita dal dolore per un evento tragico che turbava nel contempo l’ intera collettività gelese, scossa da una terribile esecuzione in centro città e nel periodo di preparazione alle festività natalizie – continua il legale – esprime vivo ringraziamento alla magistratura, agli inquirenti tutti e agli uomini del reparto carabinieri di Gela per il produttivo esito delle indagini”. In attesa di ulteriori sviluppi, è probabile che i familiari della vittima decideranno di costituirsi parti civili nel successivo giudizio.