Gela. L’associazione Interporto punta al riconoscimento della zona franca. Il presidente Marco Fasulo si è rivolto al governo regionale per chiedere l’inserimento del progetto di massima nel Piano regolatore generale del Comune concedendo due settimane di tempo ai Comuni di Vittoria, Butera e Licata per aderire al progetto.
Ieri, l’iniziativa che mira a realizzare un’autostrada sul mare per intercettare il traffico di navi e creare commercio con lo scambio, interscambio e l’interporto, è stata presentata in Aula consiliare.
Non sono voluti mancare il presidente del consiglio, Giuseppe Fava, e il sindaco, Angelo Fasulo, che hanno fatto gli onori di casa accogliendo i nuovi componenti del consiglio direttivo dell’associazione Interporto.
Tra tutti, Giacomo Giandinoto, ex ispettore in pensione dell’Enac, Guido Altamore, ex segretario del Pci, e Franco Mussari, responsabile della sicurezza, oltre all’ingegnere Luigi Geraci responsabile del nuovo “Porto” di Licata e Gioacchino Pellitteri.
Quest’ultimo ha sottolineato che la realizzazione del progetto interporto coinciderebbe con la ventiseiesima area strategica a livello internazionale. “Ci sono molte aziende pronte ad aderire al progetto – spiega Marco Fasulo – che preferiscono rimanere anonime fino a quando non sarà definita l’area franca in sicilia. Infatti dobbiamo prima di tutto delimitare le aree doganali già individuate a Bulala e nei territori di Vittoria, Licata e Butera. Purtroppo attualmente non esiste nemmeno Piano regolatore portuale per questo abbiamo bisogno di un interessamento concreto da parte del governatore Rosario Crocetta”.