Gela. “Sono molto preoccupato. Il livello dello scontro ha oltrepassato i confini della politica. Se diventa lotta tra bande, a perdere è la città”. Il segretario dem Peppe Di Cristina, che è parte integrante della maggioranza del sindaco Lucio Greco, indirettamente risponde all’affondo, durissimo, della coalizione di centrodestra, che al termine del vertice di mercoledì scorso, ha parlato di “truffa elettorale” e di un sindaco che lancia messaggi di “dubbia matrice etica”. Lo scontro è ormai al culmine, in vista del ricorso al Tar, che verrà discusso giovedì prossimo. “Ritorniamo a parlare di politica – aggiunge il segretario cittadino del Pd – queste sono metodologie che con la politica non c’entrano niente. Stiamo portando la città a sbattere e una classe dirigente non se lo può permettere, soprattutto in una fase di crisi come quella che stiamo attraversando”. I dem attendo la decisione del Tar, così come il resto della coalizione pro-Greco, che potrebbe ritrovarsi in situazioni politiche decisamente inattese, qualora il ricorso venisse accolto. “Abbassiamo i toni – conclude – altrimenti, perderemo contatto con i problemi veri della città”. I vertici democratici cercano di gettare acqua sul fuoco e la prossima settimana, il segretario potrebbe convocare la sua segreteria cittadina. Per la direzione del partito, invece, se ne riparlerà dopo l’esito dell’azione al Tar.
Per Di Cristina e i suoi si apre una fase politica di riassetto, anche a livello regionale. Il segretario è tra quelli che al congresso regionale chiederà al deputato all’Ars Anthony Barbagallo di scendere in campo per guidare il partito sull’isola.
Molto furbo…..