Gela. “La mozione di sfiducia? Il sindaco Greco dovrebbe fare mea culpa”. L’ex numero due della giunta, Terenziano Di Stefano, ritorna alle ultime settimane dello scorso anno, quando si consumò lo strappo politico tra “Una Buona Idea” e l’avvocato Greco. Il sindaco decise di tentare la carta del centrodestra, seguendo le prime manovre della Dc. L’azzeramento, inoltre, fu l’atto finale che sancì la rottura del patto civico. Il gruppo di “Una Buona Idea” è ormai all’opposizione e Di Stefano non è rientrato in giunta. “Abbiamo cercato in tutti i modi di evitare quell’azzeramento – precisa – ma il sindaco ha tirato dritto e ha preferito seguire la Dc, che ora con il consigliere di riferimento ha firmato la sfiducia. E’ stato un azzeramento al buio. Il sindaco, inoltre, come conferma la mozione, è stato del tutto isolato da quel centrodestra che invece avrebbe dovuto rilanciarlo. Ha commesso errori evidenti”. I civici si vedranno in settimana. Il confronto interno, già confermato dal segretario Giovanni Giudice, servirà a sciogliere ogni nodo sulle scelte da fare rispetto alla sfiducia. “Cosa faremo? La decisione verrà presa al termine della riunione – dice ancora Di Stefano – il segretario ha già contattato il direttivo e valuteremo insieme a tutti gli esponenti del movimento, senza dimenticare la situazione economica e sociale di questo periodo”. Il voto in aula consiliare dei due consiglieri civici, Davide Sincero e Rosario Faraci, potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti dell’amministrazione comunale. “Vogliamo verificare cosa faranno altri gruppi come il Movimento cinquestelle, il Pd e i civici di “Rinnova” – dice ancora l’ex assessore – va fatta una discussione”. I civici, che quattro anni fa partirono a spron battuto mettendo le basi del progetto fuori dai partiti, si dicono comunque “già pronti” per le prossime amministrative. “Se la sfiducia venisse approvata – continua Di Stefano – bisognerà accelerare. Stiamo già lavorando ad una seconda lista. Noi siamo pronti. Una cosa è certa, non attenderemo i tempi lunghi dei partiti. Non si può rimanere nell’incertezza, magari fino a quindici giorni prima della presentazione delle liste. Noi vogliamo informare la città ben prima e ci muoviamo in questa direzione”. Di Stefano è tra i fondatori del progetto civico che quattro anni fa ottenne risultati elettorali sicuramente poco pronosticabili.
Nell’esperienza amministrativa, sono stati proprio i civici ad imprimere uno slancio decisivo sulle linee di finanziamento e per la prossima tornata puntano ad un ruolo decisamente centrale, in un progetto di coalizione. “Il dialogo con il centrosinistra non è affatto un tabù – conclude l’ex vice del sindaco – così come non è per nulla un tabù il dialogo con l’Mpa. A certe condizioni, si potrà provare un confronto anche con il centrodestra. Noi siamo pronti al dialogo purché però non prevalgano i tempi lunghi dei partiti”. I civici sanno di poter diventare cruciali negli equilibri d’aula della sfiducia e dovranno collocarsi con una scelta precisa. Un eventuale sì alla mozione potrebbe avvicinarli ad aree progressiste e di centrosinistra. Niente è scontato, neppure il loro assenso alla fine anticipata dell’esperienza Greco.
Vedrete che nel momento di votare si tireranno indietro accampando delle scuse, d’altronde hanno SGOVERNATO per 3 anni insieme.