Gela. Circa quattrocentomila euro di risarcimento dopo che, a soli quattordici anni, fu vittima di abusi sessuali da parte di un esercente locale. Le violenze subite. E’ diventato definitivo il verdetto in favore di un giovane, adesso maggiorenne, che finì al centro delle attenzioni sessuali dell’uomo. L’esercente, per quegli stessi fatti, è stato già condannato nel filone penale del procedimento. I giudici civili hanno chiuso il cerchio, accogliendo le richieste formulate dai legali di fiducia del giovane, gli avvocati Ivan Bellanti e Filippo Di Mauro. Gli abusi subiti, stando ai legali che hanno seguito l’iter, avrebbero a tal punto pesato sulla vittima da indurlo, successivamente, all’uso di sostanze stupefacenti. Dopo la conclusione del procedimento penale favorevole al ragazzo, è scattata la richiesta di risarcimento danni che, in quanto tale, poteva essere riconosciuta solo dal giudice in sede civile.Da questo punto di vista, decisiva è stata la strategia processuale organizzata dai due legali che, attraverso un dettagliato ricorso, sono riusciti a dimostrare le sofferenze fisiche e psichiche sofferte dalla giovane vittima. Il caso, dopo la conclusione delle indagini, fece molto discutere soprattutto per le modalità degli abusi scoperti dalle forze dell’ordine. Il ricorso portato avanti dagli avvocati è riuscito a convincere i giudici civili. Addirittura, la tossicodipendenza del giovane è stata considerata una reazione psicologica a quanto accadutogli.