Gela. “Ritardi gravissimi per un servizio che, a norma di legge, è esclusivamente a carico del Comune”. La segreteria provinciale dell’Usb segnala non solo i ritardi accumulati dall’amministrazione comunale per l’avvio del servizio Asacom ma anche l’assenza di una vera programmazione, a supporto dei diversamente abili, soprattutto quando si tratta di bambini che frequentano le scuole cittadine. “Dallo scorso settembre – spiega il segretario Usb Luca Faraci – abbiamo chiesto incontri con l’amministrazione comunale e con l’assessore Nadia Gnoffo. Ritenevamo essenziale che un servizio obbligatorio partisse regolarmente, al momento dell’avvio dell’anno scolastico. Così, invece, non è stato. Peraltro, ancora adesso il servizio non copre tutti gli aventi diritto. Spetta al Comune individuare i fondi per finanziarlo. Non è ammissibile che si proceda attraverso i piani di zona. Inoltre, non possiamo accettare che questi fondi vengano usati anche per finanziare un servizio Asacom, a domicilio, che non è previsto. Il servizio obbligatorio deve essere assicurato nelle scuole. Tante famiglie patiscono le conseguenze di questi ritardi”. Il segretario Usb ha avuto un confronto, sul tema, con il parlamentare regionale Ketty Damante, che negli scorsi giorni ha scritto direttamente al sindaco Lucio Greco, informandolo di aver provveduto a depositare un’interrogazione all’Ars, per ritardi che considera “gravi”.
“Un servizio importante come quello di supporto ai diversamente abili, nelle scuole – aggiunge il sindacalista – deve essere programmato e organizzato per quindici ore settimanali e non solo per un massimo di quattro. Spero che dal prossimo anno scolastico, la cose possano cambiare, anzitutto per il bene delle famiglie interessate e dei bambini”.