Gela. La validazione del piano economico finanziario per il servizio rifiuti da parte del cda della Srr4 apre un’ulteriore fase. Lo strumento finanziario passa al consiglio comunale che dovrà valutarlo ed eventualmente approvarlo. Il Pef è stato costruito sul nuovo servizio rifiuti in house ma i dubbi dell’opposizione non mancano, espressi anzitutto dalla grillina Virginia Farruggia, che teme conseguenze finanziariamente poco prevedibili dal voto su un piano ritagliato intorno ad un servizio in house non ancora partito in città e privo della copertura del contratto attuativo. Il consigliere ha spiegato che il sindaco Lucio Greco dovrà avere i numeri dei suoi sostenitori per varare il Pef. Una disamina che il primo cittadino sembrava quasi aspettarsi e che lo induce a prendere ampiamente le distanze dai pentastellati. “La decisione del consigliere Farruggia di non votare il Pef non mi sorprende affatto. La sua posizione è in linea con la logica del movimento a cui appartiene. Una logica – dice Greco – distruttiva che li ha spinti, pur di racimolare qualche voto in più, ad aprire la crisi che ha portato poi alla caduta del governo Draghi. La stessa logica utilizzata in occasione delle elezioni regionali in Sicilia, quando, dopo aver partecipato alle primarie per la designazione del candidato presidente con una loro candidata, non hanno esitato a rompere l’alleanza con il Pd a pochi giorni dal voto. Non è a loro quindi che mi rivolgo per evitare quello che si preannuncia come un vero e proprio disastro ecologico e sociale. Sarebbe tempo perso”. L’avvocato fa un appello a tutte quelle forze che intendano sdoganare la logica solo politica del “tanto peggio tanto meglio”. “Il mio appello voglio invece lanciarlo a tutte le altre forze politiche che hanno così l’occasione di opporsi a quella logica del tanto peggio tanto meglio, seguita scientificamente dai rappresentanti dei cinquestelle. Solo votando favorevolmente il Pef abbiamo l’opportunità di dimostrare che gli interessi della città vengono prima degli interessi di parte e di qualche misera ambizione personale”, conclude. I pro-Greco dovranno serrare i ranghi per riuscire a far passare il piano. L’amministrazione comunale, che sta affrontando una profonda crisi finanziaria, con l’eventuale sì al Pef e alle tariffe Tari si muoverebbe poi verso la stipula del contratto attuativo con Impianti Srr, l’in house che ha ottenuto il servizio rifiuti in tutti i Comuni dell’ambito.
L’incognita vera rimane la pronuncia della Corte dei Conti, che deve ancora dettare le misure di riequilibrio oppure potrebbe esprimersi per il dissesto del municipio. Tutti aspetti che il sindaco Greco e la sua giunta valuteranno, mentre sono in corso le lunghe attività di riaccertamento. Il Pef da oltre sedici milioni di euro (nove per il servizio e il resto per crediti di dubbia esigibilità e altri oneri) sarà un primo giro di boa nella crisi finanziaria.