Gela. La maggioranza del sindaco Lucio Greco, come troppe volte accaduto, anche dopo il dibattito di ieri sera, in aula consiliare, si trova nuovamente davanti ad uno specchio, piuttosto lacerato. Poche le presenze tra i pro-Greco, nel corso della seduta sul regolamento per gli immobili abusivi. C’erano quasi esclusivamente i civici, che a loro volta hanno optato per soluzioni non coincidenti, quando si è trattato di votare i primi articoli del regolamento. “Quello che meraviglia – dice il capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero – è la totale assenza, in un dibattito così importante, dei partiti nazionali. Semplicemente, sembrano disinteressati. E’ come se fossero concentrati solo sulle prossime scadenze elettorali. E’ veramente il fallimento dei partiti. Questo vale per tutti quei partiti che si dicono di maggioranza o che sono vicini all’amministrazione comunale, pur dando comunque un sostegno solo esterno. Perché Pd e Forza Italia non hanno partecipato? Quello della gestione degli immobili abusivi è un tema che la città sente, forse molto più di altri”. L’esponente civico è stato tra quelli rimasti in aula, nonostante l’uscita dei consiglieri di “Un’Altra Gela” e Nuova Dc. “Capisco che su un atto così delicato possano esserci dei dubbi e giustamente il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli, che è un tecnico del settore, ha avuto un lungo dialogo con il dirigente e con il segretario generale – dice ancora Sincero – spiace constatare come sia andata a finire la seduta. Noi siamo rimasti in aula perché pensiamo che il regolamento sia uno strumento da consegnare alla città prima possibile e onestamente volevamo che il dibattito proseguisse per rispetto dell’opposizione, che è rimasta in aula, anche se poi si è astenuta. Credo che il nostro gruppo abbia dimostrato lealtà verso il sindaco e l’amministrazione, che hanno portato in aula questo atto, veramente molto importante”. In una “geografia” di maggioranza, decisamente frastagliata, i civici hanno voluto ribadire il concetto, rimanendo in aula a supporto dell’atto e probabilmente rispondendo indirettamente anche alle aperture che il sindaco sta facendo, anzitutto al Pd.
“La mia convinzione non cambia – aggiunge Sincero – sono per una riunione di maggioranza, durante la quale ogni gruppo spieghi chiaramente la propria posizione. Non si può essere maggioranza e mancare sistematicamente tutte quelle volte che sono previsti voti importanti. Non si può essere maggioranza solo pensando alle candidature per le regionali o proponendo candidati che dovrebbero trovare sostegno dagli alleati. Ieri, la maggioranza non è riuscita ad autodeterminarsi. Come era già emerso durante una riunione che abbiamo tenuto prima del consiglio comunale, per noi il regolamento può essere votato. Sia il dirigente che il segretario generale sono stati chiari. La disciplina normativa non ammette particolari interpretazioni e va applicata”. Alla fine, solo tre consiglieri di maggioranza (i due di “Una Buona Idea” e Valeria Caci di “Impegno Comune”) sono rimasti in aula, insieme al drappello di opposizione. Numeri sui quali il sindaco probabilmente rifletterà, mentre sugli immobili abusivi rimane alta l’attenzione anche degli organi inquirenti.