Gela. I civici di “Una Buona Idea” stanno approfondendo tutti gli atti relativi alla dichiarazione di dissesto. Il confronto è in corso, anzitutto a livello interno. Dovranno assumere una posizione ufficiale direttamente in aula consiliare. “Approfondire tutta la documentazione è fondamentale – dice l’ex vicesindaco Terenziano Di Stfano – penso ci vorrà anche una valutazione, magari insieme ad altre forze. Fino ad oggi, non ci siamo mai tirati indietro. Spero però che non ci sia qualcuno che ritenga di dover guardare dall’esterno. Sulla dichiarazione di dissesto tutte le forze rappresentante in consiglio comunale dovranno dimostrarsi responsabili. Non può esserci chi, ancora una volta, pensa di fare leva sui gruppi che fino ad oggi non hanno mai voltato le spalle alla città. Non si può sperare che solo “Una Buona Idea” e altri gruppi votino mentre qualcuno punta a fare i soliti giochi d’aula”. Un avviso che pare rivolto principalmente all’opposizione di centrodestra. E’ scontato, inoltre, che in un periodo come quello attuale non si possano trascurare gli aspetti più strettamente politici. Il progetto civico che vede in testa “Una Buona Idea” ha da poco incassato l’ingresso di esponenti dem, pronti a seguire le orme di “Civico lab”, lanciato pochi mesi fa. “Sono ingressi che fanno piacere e che arricchiscono il nostro progetto – sottolinea Di Stefano – peraltro, parliamo di esponenti che hanno già ampia esperienza in diversi ambiti e penso possano dare la spinta, convincendo chi sembra più restio e comunque si riconosce in quell’area politica”. L’ingresso di pezzi democratici, secondo l’ex assessore, non chiude il cerchio d’area. “Non significa che il nostro progetto debba essere necessariamente accostato al centrosinistra o comunque ai progressisti. Veti e confini non ne mettiamo né vogliamo che ci vengano imposti. L’abbiamo sempre detto a tutti i nostri interlocutori. L’Mpa? Il nostro rapporto va oltre. Gli autonomisti sono nostri interlocutori diretti. Lo sono sempre stati, indipendentemente dal fatto che siano ancora con l’amministrazione Greco o anche se decidessero di lasciarla. Poi, se alla fine non ci sarà una convergenza vera e propria è un altro discorso. Noi, comunque, non rinunciamo al dialogo con l’Mpa”. Sono tanti i versanti politici nei quali i civici potrebbero alla fine rivedersi. Il dialogo c’è stato con i progressisti e con i dem ma al contempo i dirigenti di “Una Buona Idea” non hanno rinunciato al tavolo centrista (anche con Italia Viva e “Rinnova”) che è appena ripreso. Non mancano pregi e difetti, in un periodo ancora di forte transizione. Qualcuno guarda alla possibile candidatura a sindaco dello stesso Di Stefano come ad una sorta di limite al confronto più ampio.
“Non c’è mai stata una mia candidatura a prescindere – conclude l’ex numero due della giunta – è vero invece che troppi forse tendono ad apporre veti e questo non fa per noi. Penso che un vero progetto comune debba portare al tavolo partiti e movimenti che abbiano un peso effettivo. Non siamo interessati ai singoli soggetti che tendono a millantare. Del resto, siamo sempre stati i primi a rinunciare a velleità di candidatura a sindaco pur di privilegiare il progetto comune. E’ accaduto anche nel 2019, quando siamo riusciti a battere un centrodestra con la Lega quasi al quaranta per cento, Fratelli d’Italia già in ascesa e una parte consistente dell’allora Forza Italia. Le urne ci hanno premiati. A noi interessa un’alleanza che riesca ad individuare un candidato comune in grado di creare armonia tra giunta e consiglio. Se ci fosse stata una precondizione sulla mia candidatura, non avremmo neanche avviato le trattative e io mi sarei già presentato senza necessità di rapportarmi con altri”.