Gela. Come anticipato ieri, il consigliere comunale del Movimento cinquestelle Virginia Farruggia ha presentato una richiesta di accesso agli atti, per acquisire atti sul sistema rifiuti, compresi quelli dei progetti degli impianti. La grillina torna a ribadire che la linea assunta dalla Srr4 non è in linea con le norme europee e con i principi di economia circolare. I silenzi dell’amministrazione comunale, sul tema, non piacciono affatto. Il consigliere prende in esame gli annunci sui nuovi interventi da effettuare a Timpazzo e sulla riduzione delle tariffe di conferimento nel Tmb. “Noi purtroppo temiamo che la discarica può permettersi di abbassare i costi dei comuni della Srr4, forse perché sempre più Comuni di altre province conferiscono i loro rifiuti a Gela a prezzi esosi. Praticamente, si fa economia su tutti i Comuni della Srr4 a discapito del territorio locale, sottoposto ad una crescente pressione ambientale. Il Movimento cinquestelle ritiene che questa sia una strategia sulla gestione dei rifiuti preistorica, dove la discarica assume un ruolo centrale nella gestione integrata dei rifiuti. Quindi in piena era di economia circolare, che progetta una società a rifiuti zero, con l’Europa che destina decine di miliardi di euro di investimenti sui territori affinché possano affrontare la sfida tecnologica e culturale di un’economia concretamente circolare, il sindaco di Butera Filippo Balbo pensa di tombare i rifiuti all’infinito, abbassando i prezzi di conferimento in discarica. Pensiamo che la comunità ed il territorio gelese non siano in buone mani. Abbiamo già più volte denunciato, anche tramite la deputazione regionale e nazionale, l’assurdità del Piano d’Ambito dell’Ato Cl2, adottato pochi anni fa, nel 2016, e oggi in capo alla Srr4, dove si prevede addirittura la realizzazione di un inceneritore della capacità di 40.000 tonnellate all’anno. Siamo in mano a gente che pensa di essere ancora agli anni ’70, dove l’alternativa alla preistorica discarica era l’inceneritore. Pensiamo che i cittadini gelesi meritino menti più illuminate, votate all’innovazione, al futuro. L’amministrazione comunale in tutto ciò appare inesistente, priva di idee. Noi del Movimento 5 Stelle vorremmo che il sindaco Greco facesse sentire la nostra voce all’interno della Srr. Una voce ferma, nella direzione della circolarità, dell’alleggerimento della pressione ambientale sul nostro territorio. Una voce che rivendichi la centralità programmatica del Piano di risanamento ambientale e del Piano di gestione di Rete Natura 2000. Gela si trova in Europa e noi rivendichiamo politiche coerenti con gli indirizzi dei nostri concittadini europei. I cittadini gelesi hanno dimostrato di essere cittadini europei partecipando per la stragrande maggioranza attivamente alla raccolta differenziata con risultati importanti, nonostante un servizio spesso scadente e non all’altezza”. Farruggia ribadisce che il Piano d’ambito attuale va superato, perché non in linea con quelli di risanamento e gestione. “Un piano d’ambito illegale”, così lo definisce il consigliere.
“I costi di conferimento in discarica dovrebbero essere disincentivanti per i Comuni e le scelte della società d’ambito dovrebbero tendere al superamento dell’emergenza rifiuti ricercando soluzioni tecnologiche adeguate e coerenti con l’economia circolare – dice ancora – l’ampliamento della discarica, il contestuale abbassamento dei costi di conferimento e la minaccia di un inceneritore fanno pensare ad un futuro di continua emergenza piuttosto che all’agire per un suo superamento. Un Piano d’ambito – continua Farruggia – quello cui oggi si ispira l’azione della Srr4, è stato pensato ed elaborato in palese difformità con il Piano di risanamento ambientale, approvato dal Dpr del 17 gennaio 1995. Un piano snobbato dalla Regione e non tenuto in considerazione dalle amministrazioni comunali che in venticinque anni si sono succedute in città, ma che tutt’oggi è vincolo prescrittivo della programmazione del territorio, validissimo sotto il profilo delle sue linee strategiche”. Il consigliere ricorda i recenti provvedimenti del governo in materia, sostenuti dal senatore pentastellato Pietro Lorefice. “Chiediamo alla Srr4 e soprattutto al sindaco di Gela di attivarsi immediatamente per un nuovo Piano d’ambito basato sulla prevenzione della produzione dei rifiuti e centrato sul recupero di materia. Lo smaltimento in discarica dovrà essere riservata ad una porzione residuale e poco significativa. Tenga conto pregiudizialmente dei vincoli e degli indirizzi dei piani già esistenti. Oltre al piano di risanamento, il Piano d’ambito dovrà rispettare le prescrizioni contenute nel Piano di Gestione Rete Natura 2000. Altro asse portante dello sviluppo del territorio gelese. Prevedere un inceneritore e programmare continui ampliamenti della discarica di Timpazzo, non solo è in contrasto con il piano di risanamento e con il Piano di gestione della Riserva, ma vìola il Dm 17 ottobre 2007 che vieta la “realizzazione di nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e smaltimento di fanghi e rifiuti nonché ampliamento di quelli esistenti in termine di superficie, fatte salve le discariche per inerti”. Farruggia conclude ribadendo che “il Piano d’ambito e la nuova programmazione della Srr4 sono illegali”. Si prepara a presentare un’interrogazione in consiglio comunale e anche i grillini in Regione sono pronti ad iniziative istituzionali.