Gela. Non è stata ammessa la costituzione di parte civile, preannunciata dal legale dell’associazione Aria Nuova. Il giudice Tiziana Landoni ha escluso la sussistenza delle condizioni che avrebbero potuto consentirne la presenza in giudizio. Saverio Di Blasi, presidente dell’associazione, per primo presentò un esposto alla guardia di finanza, denunciando presunti straordinari gonfiati in municipio. Soldi in più che sarebbero andati a sette dipendenti dell’ente, su autorizzazione dell’allora dirigente Renato Mauro. L’avvocato Salvo Macrì, che assiste l’associazione, aveva così preannunciato la volontà di costituirsi. Richiesta però respinta dal giudice, che ha accolto le eccezioni sollevate dai difensori degli imputati. Per i legali, infatti, l’associazione Aria Nuova, anche sul fronte statutario, non perseguirebbe finalità tali da giustificarne la presenza nel dibattimento.
Le accuse dei pm della procura vengono mosse contro Renato Mauro, Rosaria Bevilacqua, Patrizia Bucceri, Luigi Buttiglieri, Lucia Severini, Salvatore Lombardo, Silvia Triberio e Grazia Catavorello. Tra le contestazioni, c’è quella di truffa. In base a quanto ricostruito, i dipendenti comunali avrebbero ottenuto soldi in più per straordinari lavorativi mai effettuati. Già in fase di udienza preliminare, gli avvocati Giacomo Ventura, Giuseppe Condorelli, Giuseppe Cascino e Claudio Cricchio, che assistono gli imputati, hanno respinto le accuse, escludendo irregolarità. Per il giudice, inoltre, l’unico ente eventualmente legittimato a costituirsi parte civile nel procedimento è il Comune. La giunta del sindaco Domenico Messinese, però, nonostante le accuse mosse contro attuali dipendenti del municipio, non ha dato mandato ad alcun legale. Il dibattimento è stato aperto e nel corso delle prossime udienze verranno ascoltati i primi testimoni.