Stop a stipendi e pensioni d’oro ai dirigenti della Regione

 
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Palermo. Numerosi parlamentari del Pd hanno sottoscritto l’ emendamento che prevede che “I trattamenti economici dei dipendenti dell’amministrazione regionale, di istituti, aziende, fondazioni, consorzi e società partecipate, non devono superare del 20% le indennità dei parlamentari regionali”.

Il disegno di legge attualmente è all’esame della commissione Affari istituzionali all’Ars. “Si tratta di una norma che, se approvata, impedirà il perpetuarsi di scandalosi precedenti “ – dichiarano Speziale, Picciolo e Panepinto  –  I parlamentari hanno presentato al ddl di recepimento delle disposizioni del decreto ‘Salva Italia’ che prevede tagli a Province, Comuni e circoscrizioni, presentato dal presidente del gruppo Pd Antonello Cracolici.

Il testo dell’ emendamento è “per motivi di contenimento della spesa i trattamenti economici complessivi dei dipendenti dell’amministrazione regionale, istituti, aziende, agenzie, consorzi, organismi, fondazioni e società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, ivi compresi l’Assemblea regionale siciliana, enti regionali sottoposti a tutela e vigilanza regionale o che usufruiscono di trasferimenti da parte della stessa, ivi compreso il trattamento accessorio, nonché i trattamenti di pensione direttamente o indirettamente a carico della Regione, non possono essere superiori del 20% rispetto alle indennità percepita dai deputati regionali”.

I politici del Pd sostengono che hanno visto e vedono, ad esempio, burocrati della Regione, dell’Ars o di società partecipate percepire stipendi, liquidazioni e pensioni che hanno reso la Regione siciliana tristemente nota al resto del Paese.

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