Stop a gara “ponte” su rifiuti? Venerdì Srr valuterà affidamento in house ad “Impianti”

 
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Gela. E’ più di un’ipotesi, che potrebbe anche fermare l’ennesimo iter della gara “ponte” per il servizio rifiuti. Venerdì, l’assemblea dei sindaci della Srr4 esaminerà il progetto per l’affidamento in house del servizio di raccolta rifiuti, a Gela così come negli altri Comuni dell’ambito ancora privi di assegnazione, dopo la revoca del contratto alla Ecos srl di San Cipirello. I consulenti della stessa Srr hanno concluso lo studio sugli aspetti economici e normativi. Secondo quanto indicato dagli esperti, ci sarebbero tutte le condizioni per affidare anche il servizio di raccolta alla controllata “Impianti Srr”, che già si occupa dell’impiantistica a Timpazzo. “Sarebbe una soluzione capace di abbattere i costi almeno del 15 per cento – dice il presidente della Srr4 Filippo Balbo – parliamo di risparmi non inferiori ad un milione e mezzo di euro per tutto l’ambito. Venerdì, sarà l’unico punto all’ordine del giorno dell’assemblea della Srr. Sul territorio, un affidamento in house non ha precedenti. Secondo i consulenti, ci sono tutte le condizioni per attuare una soluzione di questo tipo, prevista anche nello statuto della “Impianti Srr. Come sindaco del Comune di Butera, sono entusiasta”. In questo modo, la società in house, amministrata dall’ingegnere Giovanna Picone, si occuperebbe dell’intera filiera, dalla raccolta fino allo smaltimento negli impianti. L’idea è maturata nel corso di un incontro che Balbo, alcune settimane fa, ha avuto all’assessorato regionale all’energia, che attraverso il dipartimento acqua e rifiuti segue i dossier sulla gestione dei rifiuti nell’isola. “Abbiamo illustrato tutte le difficoltà affrontate con la gara “ponte”, fino al caso della Ecos – aggiunge Balbo – da lì, è poi partito lo studio per verificare la fattibilità dell’affidamento in house”.

Se l’assemblea della Srr4 dovesse dare il via libera, allora non si procederebbe più con una gara “ponte”, che per il lotto di Gela è già andata deserta per cinque volte nell’arco di poco meno di due anni. Allo steso tempo, bisognerebbe poi verificare gli effetti del progetto sulla gara da sette anni, attesa da tempo che a questo punto dovrebbe essere valutata alla luce della novità dell’affidamento in house.

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