Gela. Le associazioni animaliste della città sono indignate dal comportamento che Asp e amministrazione stanno attuando nell’ultimo periodo. A poco sono serviti gli incontri tenuti a Palazzo di Città che il sindaco ha indetto nelle ultime settimane.
“In questo modo si vanifica il lavoro fatto dai volontari negli ultimi quindici anni- ha dichiarato Giulia Cassaro presidente di Vita Randagia- c’è una situazione generale che noi volontari non siamo più disposti ad accettare. È arrivato il momento che qualcuno prenda la situazione in mano e faccia qualcosa”.
Da oltre quindici giorni sterilizzazione e microchippature sono bloccate e le associazioni non riescono a trovare un motivo valido a questo blocco che va a gravare ancora di più sul lavoro già esiguo sul territorio.
“I randagi sono del sindaco e lui deve impegnarsi affinchè l’Asp faccia il suo lavoro – ha aggiunto la delegata Oipa Liliana Mistretta – non è più accettabile questa situazione. La situazione del randagismo non può passare da un ufficio all’altro come una patata bollente, serve un assessore competente che se ne faccia carico”.
Le soluzioni proposte da Vita Randagia e Oipa per fronteggiare randagismo e le cucciolate sono state completamente ignorate.
Ad oggi la situazione tende ad aggravarsi e i volontari saturi di lavoro chiedono un intervento serio e reale alle autorità competenti.
