Gela. È sempre più emergenza sterilizzazioni e cure per per i randagi in città. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) lancia un appello al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e all’assessore alla salute, Giovanna Volo, affinché si corra ai ripari per evitare una moltiplicazioni di cucciolate e animali malati in strada. La richiesta è quella di sollecitare l’Asp e il Comune ad attivare convenzioni con veterinari privati e a reperire nuovi ricoveri per gli animali senza casa. I volontari, di tasca propria, sono costretti a intervenire sostituendosi alle amministrazioni, ma non possono farlo nella loro lotta quotidiana per cercare di salvare più vite possibili. “I due canili convenzionati non accolgono più animali non ricevendo fondi dal Comune. Dunque nessuna struttura pubblica o in convenzione soccorre cani e gatti feriti o in difficoltà, come dovrebbe fare nel rispetto delle proprie competenze – spiega la delegata Oipa Liliana Mistretta – in una riunione che abbiamo avuto con il Comune e con l’Azienda sanitaria provinciale, ci è stato riferito che in un anno quest’ultima ha eseguito 99 interventi di sterilizzazione, dei quali 21 cani e 24 gatti a Gela, 30 cani e 24 gatti a Niscemi. Una goccia nell’oceano. Sulla gestione del randagismo abbiamo ascoltato tante promesse nell’ultima campagna elettorale ma non vediamo alcun fatto”. L’Oipa nissena denuncia la grave situazione di cucciolate all’addiaccio fuori controllo e animali malati senza cure.
“Cerchiamo di intervenire quanto più possiamo impegnando risorse nostre: mettiamo ogni giorno tempo, energia e denaro per fare quello che altri dovrebbero fare e non fanno – aggiunge Mistretta – a questo punto non possiamo fare altro che chiedere aiuto alla Regione Siciliana. Facciamo appello al presidente Schifani e all’assessore Volo affinché sollecitino un immediato intervento di Comune e Asp che aiuti i randagi in città”. Sempre in tema di randagismo, l’Oipa nazionale è in procinto di chiedere alla Regione Siciliana l’istituzione di un tavolo tecnico poiché sono molte le criticità sull’isola.