Gela. Non sarà riunito al filone processuale, già in corso davanti al collegio penale del tribunale. Andrà avanti con un percorso autonomo il terzo filone, scaturito dalla maxi indagine antimafia “Stella cadente”. Il collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Francesca Pulvirenti e Marica Marino), non ha disposto la riunione dei due procedimenti, come inizialmente era stato ipotizzato. L’altra costola legata al blitz è già in fase di istruttoria avanzata. Nel terzo filone, sono a processo Francesco Oro, Gaetano Brosco, Francesco Carfì, Rocco Cinardi, Luigi Garufo, Nunzio Catalano, Laura Cosca, Giuseppe D’Antoni, Ciro Di Palma, Salvatore Esposito Ferrara, Giuseppe La Cognata, Antonio Montana, Alessandro Pardo, Massimiliano Tomaselli, Vincenzo Tosto, Francesco Vizzini, Benedetto Curvà, Maria Cinardi, Giovanni Di Giacomo e Paolo Portelli. Sono tutti ritenuti vicini al gruppo stiddaro e ai presunti capi, già condannati in primo grado.
Il collegio ha disposto la nomina di periti, che trascriveranno l’intero corpo delle intercettazioni. I venti imputati non vennero raggiunti da misure restrittive o comunque ne ottennero l’annullamento. Sono parti civili il Comune (con l’avvocato Ornella Crapanzano), l’associazione antiracket “Gaetano Giordano” e la Fai (con gli avvocati Valentina Lo Porto e Mario Ceraolo), alcuni esercenti che sarebbero stati vessati dalle richieste estorsive e di uno degli imputati in un altro filone (con i legali Valentina Lo Porto e Antonio Gagliano). In aula, si tornerà ad inizio dicembre. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Flavio Sinatra, Carmelo Tuccio, Giovanna Cassarà, Davide Limoncello, Nicoletta Cauchi, Giovanna Zappulla, Cristina Alfieri, Rocco Guarnaccia e Carmelo Terranova.