Gela. In estate vennero chiuse le indagini mentre nelle prime settimane del nuovo anno partirà l’udienza preliminare. Via all’udienza preliminare. Un giovanissimo, ancora minorenne, deve rispondere di omicidio colposo. Le accuse vengono mosse dai magistrati della procura minorile di Caltanissetta. Il giovane era alla guida della Vespa, in sella alla quale viaggiava il diciassettenne Stefano Ascia che trovò la morte lungo la 115, nel tratto Gela-Manfria, proprio nel giorno del suo compleanno. Per Ascia non ci fu nulla da fare, morì sul colpo. Il conducente della Vespa, invece, riportò la frattura del femore e venne trasferito all’ospedale Vittorio Emanuele. Il motorino, probabilmente anche a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, andò ad impattare contro una Ford con a bordo due giovani. Il giovanissimo indagato, difeso dall’avvocato Francesco Enia, ha sempre escluso di aver compiuto manovre azzardate prima del terribile impatto. Per i magistrati nisseni, però, l’accusa di omicidio colposo regge e di conseguenza sarà il giudice dell’udienza preliminare a valutare l’intero caso e il contenuto delle perizie tecniche. Un’inchiesta parallela è stata avviata dai magistrati della procura di Gela che, invece, cercano di appurare l’eventuale esistenza di responsabilità da parte del conducente della Ford.