Gela. “Ha prevalso il buon senso”. Sulla questione affidamento stadio Presti cinque consiglieri comunali hanno accolto con positività la scelta della giunta di indire un bando pubblico per l’affidamento dello stadio. Le polemiche sono state forti anche in consiglio comunale diventando scontro politico. Ora che anche la giunta ha annunciato l’intenzione di indire un avviso pubblico la situazione appare più chiara. “Chiedevamo solo di fissare delle regole – ha detto Cristian Malluzzo – per l’utilizzo non solo del Presti ma di tutte le strutture sportive. La nostra era una contrapposizione ad una mozione illegittima che avrebbe portato l’amministrazione comunale a sbagliare. I fatti ci stanno dando ragione. Nessuna preclusione verso il Gela, come qualcuno voleva fare credere”.
Gli fa eco Guido Siragusa. “Hanno provato a mettere una parte del Consiglio comunale contro il Gela calcio ma non era questo il nostro obiettivo. C’è stata una certa politica che ha strumentalizzato l’argomento per fini propagandistici ed elettorali. L’avviso pubblico consente alle società di partecipare in maniera democratica. L’affidamento esclusivo sarebbe stato un clamoroso errore, illegittimo, un autogol che avrebbe danneggiato lo stesso Gela”.
Enzo Cascino ha precisato che l’intento era quello di garantire a tutti la stessa possibilità. “Gela ha due squadre di un certo livello, una in serie D e l’altra in Eccellenza. Credo che entrambe abbiano il diritto di giocare al Presti”.
Giovanni Panebianco, un passato da dirigente nell’Heraclea Volley in B1, si augura che la gestione degli impianti in genere sia oculata, “sia nel caso di affidamento privato o pubblico”. Sandra Bennici ritiene indispensabile un censimento di tutti gli impianti sportivi affidati a privati.
I consiglieri Siragusa e Malluzzo hanno chiarito anche un rumors. “Non siamo contro il Gela e ci mancherebbe. Anzi, compreremo l’abbonamento e lo doneremo a chi non potrà acquistarlo”.
